Mosca forma paracadutisti cinesi per attaccare Taiwan

  • Postato il 30 settembre 2025
  • Di Panorama
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Dietro la preparazione dell’invasione di Taiwan ci sarebbero tecnologie e addestramento russi. È quanto trapela da un’analisi dell’istituto britannico Rusi (Royal United Services Institute), dalla quale si apprende che Mosca starebbe vendendo alla Cina equipaggiamenti utili per preparare l’annunciata operazione di conquista. Nel documento britannico, di circa 800 pagine, sono stati diffusi anche i contratti e gli elenchi degli equipaggiamenti che Mosca fornirà a Pechino. Il merito sarebbe del gruppo di attivisti e hacker Black Moon, che in passato aveva già pubblicato online altre rivelazioni. Il gruppo non identifica i suoi membri, ma si descrive in un manifesto in contrapposizione ai governi che perseguono una politica estera aggressiva. Gli autori del rapporto del Rusi hanno invece condiviso alcuni dei documenti con l’Associated Press e affermano che essi sembrano autentici sebbene alcune parti potrebbero essere state omesse o alterate. L’agenzia Associated Press non è in grado di verificarne l’autenticità in modo indipendente, ma ha trasmesso la notizia sui circuiti internazionali. In questo materiale si fa riferimento a incontri tra delegazioni cinesi e russe, comprese visite a Mosca, e a tempi di pagamento e consegna per sistemi come paracadute per alta quota e veicoli d’assalto anfibi. Ciò fa pensare che la Russia abbia iniziato a lavorare sui prodotti da consegnare, ma non ci sono prove dirette da parte cinese che Pechino le abbia pagate oppure abbia ricevuto attrezzature destinate a essere utilizzate per conquistare la Provincia Ribelle. Alti funzionari statunitensi hanno però suggerito che Xi abbia ordinato al suo esercito di prepararsi a una possibile invasione di Taiwan già nel 2027, ed anche se i documenti diffusi da Black Moon non menzionano direttamente Taiwan, l’analisi dell’istituto londinese suggerisce che l’accordo aiuterebbe la Cina ad acquisire capacità avanzate di paracadutismo, necessarie per organizzare un’invasione, accelerando potenzialmente i tempi. Non è ancora certo che la Cina abbia deciso di invadere Taiwan, ma l’accesso alle attrezzature russe e all’addestramento localizzato in Cina significa che Pechino sarà meglio equipaggiata per una potenziale invasione, avendo migliorato le capacità dei reparti di paracadutisti, costituiti molto recentemente e quindi privi di esperienze di combattimento dirette. Sebbene le capacità militari cinesi superino ampiamente quelle di Mosca, l’analisi afferma che la Cina presenta lacune che la Russia può colmare. La Russia ha una lunga storia di forze aviotrasportate che risale a decenni fa, un know-how di cui, secondo gli autori, la Cina ha bisogno. Il Cremlino e i ministeri della Difesa e degli Esteri di Cina e Taiwan non hanno risposto immediatamente alle richieste di commenti su questi temi, ma il valore maggiore dell’accordo risiede proprio nell’addestramento e nelle procedure per il comando e il controllo delle forze paracadutiste, specializzazioni belliche nelle quali, invece, la Russia ha esperienza di combattimento. Gli analisti del Rusi affermano che l’obiettivo della Russia è sia quello di svilupparsi come fornitore militare della Cina, finanziando la sua guerra in Ucraina, sia trascinare Pechino in un conflitto con Washington per Taiwan. L’isola di Taiwan è fortificata e organizzata per respingere attacchi dal mare e dal cielo soprattutto nelle zone costiere, dunque una penetrazione alle spalle delle postazioni effettuata con reparti di paracadutisti sarebbe assolutamente necessaria per supportare la logistica di un’eventuale invasione. Secondo un documento datato settembre 2024, un accordo iniziale del 2021 specificava le tempistiche per i pagamenti e la consegna di materiali per operazioni aviolanciate, nonché i progetti per realizzare tali equipaggiamenti in Cina, specialmente nei distretti delle province più aeronautiche, quelle dello Sichuan. Pare anche che la Russia abbia accettato di inviare in Cina suoi istruttori per formare quelli locali e il materiale per dotare un primo battaglione aviotrasportato. Ciò includerebbe la vendita di 37 veicoli d’assalto anfibi leggeri, 11 cannoni semoventi anticarro anfibi e altrettanti veicoli trasporto truppe aviotrasportati, oltre a veicoli di comando e osservazione. Inoltre, i documenti mostrano che Pechino vuole che tutti i veicoli siano dotati di sistemi di comunicazione cinesi e che siano pronti a utilizzare munizioni prodotte localmente. Tra le specifiche che l’esercito cinese ha richiesto alla Russia, sistemi progettati per il lancio con paracadute di persone equipaggiate pesanti fino a 190 chilogrammi anche da altitudini estremamente elevate (anche oltre gli 8.000 metri), dove le temperature arrivano a -60 °C. Tale altezza consentirebbe alle forze cinesi di planare con le vele direzionabili fino a 80 chilometri, consentendo ai gruppi delle forze speciali cinesi di penetrare nel territorio di altri paesi senza essere notati. Ciò fa quindi pensare che soldati e mezzi blindati cinesi potrebbero essere lanciati da molto lontano e atterrare nell’entroterra di Taiwan dopo aver distrutto le difese aeree con una forza in grado di sconfiggere l’esercito taiwanese prima che si possa mobilitare, aprendo la strada alle forze di sbarco.

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Panorama

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