Morto sul lavoro in porto, il comitato di Ponte Morandi: “Giovanni ‘Francesco’ era uno di noi”
- Postato il 18 dicembre 2024
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- Di Genova24
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Genova. Chi conosceva Giovanni Battista Macciò, il lavoratore morto in porto a Genova Pra’ nelle prime ore del mattino di oggi, mercoledì 18 dicembre, lo ricorda come una “persona meravigliosa” e “incredibilmente generosa”. Sono solo alcuni degli aggettivi che in queste ore ricorrono nelle chat dei lavoratori portuali, dei camalli della Culmv, ma non solo.
Giovanni Macciò, che tutti, in realtà, chiamavano “Francesco”, era anche molto legato al comitato Ricordo vittime ponte Morandi. Tanto che lo stesso comitato, questa mattina, ha pubblicato un post accorato:
“Oggi è un giorno di lutto per tutta la città, per tutto il Paese, di grande lutto per il nostro comitato, uno di noi ha perso la vita stanotte durante il suo lavoro, Francesco, una persona buona, una grande persona, un uomo che con la sua famiglia è stato vicino in modo particolare alle nostre famiglie fin dal 14 agosto 2018, era con noi sempre ogni 14 agosto, era con noi domenica per l’inaugurazione del Memoriale. Siamo sconvolti e siamo vicini con tutto il cuore a Roberta e Lorenzo. Un giorno che non sarebbe mai dovuto arrivare, un’altra morte sul lavoro che non ha senso. Un mondo alla rovescia”.
Giovanni “Francesco” Macciò, 52 anni, era sposato e aveva un figlio. La famiglia ha saputo della tragedia questa mattina. Abitava a Castiglione Chiavarese, nel Tigullio. Era iscritto al comitato Ricordo ponte Morandi perché, da sempre, era un caro amico della famiglia di Andrea Vittone, il cognato della presidente del comitato, Egle Possetti che oggi dice: “Siamo devastati”.
Macciò era stato molto vicino alla famiglia Possetti sin dalle prime ore dopo il crollo. Come noto, Andrea Vittone morì in auto con la moglie Claudia e i figli Manuele e Camilla, che al tempo avevano 16 e 12 anni. Il supporto da parte del camallo non era mai mancato neppure nei mesi successivi tanto che aveva deciso di iscriversi al comitato e, non a caso, domenica scorsa era presente all’inaugurazione del Memoriale delle vittime del viadotto.
Oltre al comitato Ricordo vittime Ponte Morandi, anche il mondo portuale ha espresso cordoglio: dalla Culmv, ai camalli, ai sindacati, all’azienda che gestisce il terminal Psa, fino alla politica. Tante le parole di tristezza e rabbia per l’ennesimo incidente mortale sul lavoro a Genova e nel nostro Paese.