Morto Raffaele Fiore, l’ex esponente delle Brigate Rosse di Torino che partecipò al rapimento di Aldo Moro
- Postato il 29 luglio 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Raffaele Fiore è morto. Pluriomicida membro delle Brigate Rosse di Torino, Fiore è deceduto a 71 anni per una malattia.
Durante il periodo degli anni di piombo partecipò in modo diretto ad alcuni dei più gravi fatti di criminalità politica accaduti in Italia. In particolare, Fiore, oltre a militare e dirigere la colonna di Torino, fu presente a Roma in via Fani il 16 marzo 1978 all’agguato contro Aldo Moro e la sua scorta. Fiore era uno dei quattro brigatisti che spararono contro gli agenti e fu lui, insieme a Mario Moretti, che estrasse dall’auto Aldo Moro e lo trasferì sulla Fiat 132 blu pronta per la fuga.
È ritenuto responsabile anche dell’assassinio dell’avvocato Fulvio Croce al quale partecipò in veste di ‘autista’ mentre Rocco Micaletto, appoggiato da Lorenzo Betassa e Angela Vai avrebbe sparato direttamente sul presidente degli avvocati di Torino; soprattutto prese parte all’omicidio del giornalista Carlo Casalegno e in questa circostanza fu proprio Fiore a sparare personalmente su Casalegno con la pistola Nagant coperto da Piero Panciarelli, Patrizio Peci e Vincenzo Acella. Entrambi i gravissimi fatti di sangue avvennero a Torino nel 1977.
L’attività terroristica di Raffaele Fiore termina il 19 marzo 1979 quando viene catturato a Torino, apparentemente in maniera casuale. Nel processo romano Moro-Uno del 24 gennaio 1983 fu condannato con sentenza di primo grado alla pena dell’ergastolo. Non si è mai pentito e dal 1997 godeva della libertà condizionale, confermata nel 2007.
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