Morto in un rogo a Bisceglie, nel video il presunto assassino appicca l’incendio: “Forse la vittima bruciata viva”
- Postato il 10 giugno 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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È un 37enne residente a Bisceglie il fermato per l’omicidio di Marino Tatoli, il 50enne trovato morto carbonizzato all’interno di una roulotte parcheggiata in un autoparco lo scorso 22 maggio. A lui i carabinieri di Bisceglie, coadiuvati dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Barletta Andria Trani, sono arrivati attraverso l’acquisizione delle immagini di videosorveglianza di una azienda confinante. Nel video si vede il 37enne mentre appicca il fuoco vicino alla roulotte. Dalle indagini è emerso che l’incendio è stato appiccato intorno alle 20: le fiamme sono stata propagate da diversi punti di innesco tramite materiale infiammabile. Il 37enne, secondo quanto ricostruito, avrebbe dunque agito con premeditazione: per lui l’accusa è di omicidio volontario pluriaggravato e incendio doloso.
“L’indagato ha agito in modo indisturbato per un’ora”, ha specificato la magistrata della Procura di Trani, Roberta Moramarco, che ha coordinato le indagini dei carabinieri. Nel filmato si vede la vittima 49enne arrivare nell’autoparco “alle 18:55 in presumibile stato di ebbrezza, barcollava e forse aveva bisogno di riposare”, ha riferito la magistrata spiegando che poi l’uomo è “entrato nella roulotte dopo aver parlato con due persone”, una delle quali è il 37enne arrestato. Ed è allora che l’indagato “resta solo, e inizia a fare qualcosa di agghiacciante“, ha continuato Moramarco perché “raccoglie del materiale infiammabile che sistema vicino e sotto la roulotte” e ci aggiunge un contenitore che cosparge con dell’alcol. “Alle 19:16 la vittima esce dal mezzo, dialoga per pochi secondi con l’indagato e poi rientra: non si accorge di cosa sta succedendo – ha chiarito la pm -. Alle 20:07 viene appiccato il fuoco, e c’è anche una deflagrazione” davanti a cui il 37enne, finito in manette sabato scorso, assiste immobile. “Sembrava un incendio accidentale ma le fonti di prova raccolte ci hanno consentito di ricostruire un omicidio di cui resta ancora non accertato il movente”, ha evidenziato il colonnello Massimiliano Galasso, comandante provinciale dei carabinieri di Barletta-Andria -Trani. L’autopsia sarà compiuta il 12 giugno dal medico legale dell’Università di Bari, Francesco Introna, e stabilirà se la vittima sia stata bruciata viva.
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