Morto dopo una settimana Ferdinando, l’operaio schiacciato da una pressa a Tito
- Postato il 16 giugno 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 3 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Morto dopo una settimana Ferdinando, l’operaio schiacciato da una pressa a Tito
A Potenza, Ferdinando Roma, 35 anni, è morto dopo un incidente sul lavoro: è stato schiacciato da una pressa a Tito. Gravi ferite, sindacati in protesta.
POTENZA- Ha lottato per quasi una settimana contro le gravi ferite subite, ma non ce l’ha fatta. Ferdinando Roma, l’operaio di 35 anni, di Pignola, vittima il 9 giugno scorso di un incidente sul lavoro avvenuto nell’area del polo industriale di Tito, è morto ieri pomeriggio intorno alle 14 nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Carlo di Potenza. La notizia si è subito diffusa negli ambienti sindacali ed ha poi trovato conferma in quelli sanitari. La Patrone e Mongiello è una società specializzata nella lavorazione di lamiere, soprattutto in acciaio. Per questa azienda lavorava, già da alcuni anni, il 35enne di Pignola.
Che cosa sia successo esattamente nel pomeriggio del 9 giugno è ancora al vaglio della Procura della Repubblica di Potenza che ha aperto un’inchiesta. L’uomo stava lavorando vicino ad una pressa. Per motivi ancora in corso di accertamento, è finito sotto il maglio del macchinario che lo ha schiacciato tranciandogli anche un braccio. Immediato l’allarme dato dai suoi colleghi quando si sono accorti dell’infortunio. L’ambulanza accorsa sul posto lo ha trasportato all’ospedale di Potenza dove è rimasto in fin di vita per sei giorni.
LA PROTESTA DEI SINDACATI E I TENTATIVI DI SALVA FERDINANDO, L’OPERAIO SCHIACCIATO DA UNA PRESSA A TITO
Subito dopo l’incidente, i sindacati hanno protestato riproponendo con forza il tema della sicurezza all’interno di tutti i luoghi di lavoro. I sanitari hanno tentato di tutto per strappare alla morte Ferdinando Roma, non ultimo l’intervento chirurgico. L’operaio aveva riportato lo schiacciamento del cranio con versamento cerebrale e la perdita di un braccio, oltre a lesioni multiple in varie parti del corpo. I medici hanno tentato il tutto per tutto cercando di arrestare il versamento cerebrale e di tamponare la perdita dell’arto.
Purtroppo, dopo 6 giorni, le cure non sono bastate per evitare la morte. Non si conosce ancora la data dei funerali. Il sindaco di Pignola, Antonio de Luca, esprime vicinanza alla famiglia del lavoratore: «Con profonda commozione e immenso dolore , a nome mio personale, dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità di Pignola, esprimo il più sentito cordoglio per la tragica scomparsa di Ferdinando Roma. La notizia ci lascia sgomenti e ci colpisce nel profondo del cuore. È una ferita lacerante per tutta la nostra comunità che oggi si stringe con sincera vicinanza attorno alla sua famiglia , ai suoi amici e a tutti coloro che gli volevano bene».
ALTRO INCIDENTE NELLE CAMPAGNE: PENSIONATO FERITO DA MOTOZAPPA
Intanto, sono stazionarie le condizioni del 61enne di Ruvo del Monte travolto venerdì scorso dal motozappa che stava usando nel podere di famiglia. L’uomo stava raccogliendo della legna. In una manovra di retromarcia, forse per caricare il legname sul carrello del motozappa, il mezzo agricolo è finito in un burrone e si è ribaltato travolgendo il pensionato. Per sua fortuna, il 61enne non è rimasto incastrato sotto il motozappa. L’impatto gli ha comunque causato varie ferite che ne hanno reso necessario il trasporto al San Carlo. Il pensionato ha riportato diverse fratture ed un trauma toracico ed è in pronogosi riservata.
Il Quotidiano del Sud.
Morto dopo una settimana Ferdinando, l’operaio schiacciato da una pressa a Tito