Morto De Cecco, il Pescara piange don Peppe alla guida della cordata che inventò il trio Verratti, Immobile e Insigne
- Postato il 1 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Il ricordo di quel Pescara, della sua storica promozione nella massima serie, rimane immutato per i tifosi abruzzesi che grazie al sodalizio esemplare tra don Peppe e quella dirigenza con Zdenek Zeman alla guida significava accarezzare un’ambizione spropositata per una provinciale. Invece, oltre al pastificio, il nome di Peppe De Cecco rimane intrecciato alla storia dello storico club abruzzese che ha visto indossare una maglia gloriosa a giocatori quali Ciro Immobile, Lorenzo Insigne e al calciatore più rappresentativo di una generazione di talenti nati sulla costa adriatica, Marco Verratti.
Morto De Cecco, il cordoglio del Pescara
Ad annunciare la scomparsa, a 75 anni, dell’imprenditore abruzzese è stata la sua società che ha diffuso un comunicato ribadito nei contenuti e a conferma il Pescara Calcio, che ha emesso una nota puntuale sul ruolo e la centralità di De Cecco in anni complicati, per il club.
“Con profondo dolore apprendiamo della scomparsa dell’ex presidente del Pescara, Giuseppe Adolfo De Cecco, per tutti don Beppe. Figura di grande importanza nella storia del Delfino, grazie alla sua iniziativa il Pescara Calcio seppe rialzarsi in uno dei momenti più bui della propria storia. La tifoseria biancazzurra lo ricorderà sempre con affetto e gratitudine. La Delfino Pescara 1936 e il presidente Daniele Sebastiani porgono le più sincere condoglianze alla famiglia De Cecco in questo momento di grande dolore. Ciao don Beppe”, il testo completo.
La cordata che salvò il club
Figura di riferimento nella storia imprenditoriale cittadina, oltre al celebre pastificio e al ruolo pubblico nell’industria di settore. La produzione è rimasto nel DNA dei fratelli De Cecco, che hanno annunciato congiuntamente la scomparsa di don Peppe, il quale aveva guidato anni addietro la cordata locale che salvò il Pescara.
Anni distanti, ma densi di entusiasmo. Il club era stato dichiarato fallito il 19 dicembre 2008, per poi essere rifondato il 20 gennaio 2009 grazie a un gruppo di imprenditori locali, capeggiati da Giuseppe De Cecco e Deborah Caldora, figlia di Armando, storico presidente della squadra ai tempi della prima promozione in Serie A del 1977. La società ha mantenuto lo stemma, i risultati e i piazzamenti del Pescara Calcio nato nel 1936 legando quell’operazione già a Daniele Sebastiani che nel 2011 assunse la presidenza del club, carica che mantiene ancora oggi, subendo anche le critiche non sempre concilianti.
Insigne, Immobile e Verratti
Don Peppe, come era soprannominato l’imprenditore, aveva abbracciato la causa quando sembrava fosse destinato ad altro: sotto la sua guida, il sodalizio conquistò la seconda promozione in Serie A al termine della stagione 2011-2012, quella del trio di talenti formato da Insigne, Immobile e Verratti (che prese poi la via per il PSG, prima di trasferirsi in Arabia) ma, soprattutto, rilanciò Zeman in panchina dopo l’esperienza di Foggia.
Per l’allenatore fu un’operazione decisiva, nel quadro degli anni a venire, e per quei tre giocatori che in B trovarono il miglior contesto per la loro crescita. La sua uscita di scena fu inevitabile, ma il ricordo e quella prossimità al contesto locale lo hanno reso un assoluto protagonista anche della storia del Pescara. In questi ultimi giorni, De Cecco era ricoverato in ospedale.