Morte di Martina, si attende la verità dall’autopsia

  • Postato il 7 maggio 2025
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Morte di Martina, si attende la verità dall’autopsia

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Oggi, mercoledì 7 maggio, alle 15.30 a Mesiano, i funerali della giovane Martina Piserà e del suo bimbo. Otto volte in ospedale in venti giorni. L’avvocato Belvedere: bisogna capire se sono stati effettuati i controlli necessari


Era necessario violarlo il corpo di Martina e del suo bimbo, per poter arrivare alla verità. Dall’autopsia eseguita sul corpo della giovane mamma i consulenti nominati dalla procura di Vibo Valentia e quelli di parte, avranno le risposte che i familiari della giovane donna e di quel bambino mai nato, insieme all’intera comunità che si è stretta attorno a loro, aspettano di avere. Novanta giorni, questo il tempo necessario per eseguire tutti gli esami e mettere insieme i pezzi di una storia che contiene troppi buchi neri.

MORTE MARTINA, NOVANTA GIORNI PER L’AUTOPSIA


«Questa è una morte ingiusta, una vera disgrazia» – dice chi conosceva Martina Piserà e la sua famiglia. Da madre felice in attesa, nel giro di poche ore, si è trasformata in una morta da piangere e suo figlio, il piccolo Martino, che ha esalato l’ultimo respiro nel grembo della sua mamma, in un angelo. Il dolore, però, non impedisce ai suoi familiari di ripercorrere a ritroso i fatti, e provare sgomento davanti ai segnali di malessere – forse sottovalutati – che Martina aveva manifestato negli ultimi 20 giorni della sua vita e che l’avevano portata per ben otto volte a rivolgersi ai medici dell’ospedale di Vibo Valentia.

I VIAGGI IN OSPEDALE

L’ultima il 30 aprile scorso. Avvertiva dolori al petto la giovane mamma in attesa, e lei preoccupata per il suo bimbo, correva in cerca di aiuto. Aveva anche avuto una bronchite e respirava a fatica. Tutte le volte arrivava al Pronto soccorso del nosocomio e puntualmente veniva trasferita nel reparto di Ginecologia dalla quale usciva con una terapia a base di Tachipirina e qualche altro farmaco che avrebbe dovuto alleviarle i disturbi che dichiarava di avere.

LE PAROLE DELL’AVVOCATO BELVEDERE


«Ora bisognerà capire se questa giovane donna – considerati i numerosi accessi effettuati in ospedale – è stata realmente sottoposta ai controlli necessari per stabilire quali erano le sue reali condizioni di salute» – chiarisce l’avvocato Vincenzo Belvedere, legale della famiglia di Martina, che evidenzia come i segnali del malessere che probabilmente l’hanno portata alla morte, erano già presenti da tempo e non si può, dunque, parlare di evento improvviso e inaspettato.

I TANTI INTERROGATIVI SULLA MORTE DI MARTINA E DEL SUO BIMBO

Così come sembra azzardato pensare che sia stato solo il dolore per la morte del figlio ad averla uccisa, per quanto possa essere straziante per una madre apprendere che quel bambino che viveva dentro di lei e che aspettava di vedere, all’improvviso non c’era più. Sono tanti gli interrogativi che attraversano la mente quando si pensa a Martina e alla sua vita spezzata. E tanti i dubbi che aleggiano attorno a una storia difficile, delicata, al quale lavora il magistrato che ha aperto un fascicolo contro ignoti. E che potrebbero, nel giro di poco tempo, avere un nome e cognome.

COSA NE HA DETERMINATO LA MORTE?

Bisognerà capire cosa è stato fatto ma soprattutto se si poteva fare qualcosa di più per strappare Martina alla cattiva sorte. E il suo bambino, se n’è andato per le sue precarie condizioni di salute? Cosa ne ha determinato la morte? La comunità che ha visto crescere Martina e suo marito Alberto non riesce ancora a credere che la loro famiglia sia spezzata.

IL SORRISO STRAPPATO ALLA GIOVANE MARTINA

E che a quella giovane donna dai tratti delicati e dai lunghi capelli neri, sia stato strappato il sorriso e la promessa di una vita felice. Per tutti questa storia è paragonabile a un brutto incubo ma per i familiari di Martina, chiamati a fare i conti con la sua assenza, è molto di più. Non sarà facile accettare di non averla intorno, di non sentire la sua voce e vedere i lampi di gioia nei suoi occhi quando immaginava quel figlio da crescere e accudire.

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SANITÀ CALABRESE SOTTO ACCUSA

E ancora una volta la sanità, la nostra sanità, viene messa sotto accusa. Ed è già partita un’indagine interna alla struttura ospedaliera vibonese che ha avuto in cura Martina, con il compito di vagliare il lavoro svolto dai medici tutte le volte che la mamma in attesa si è rivolta a loro. Lo ha precisato il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia, Vittorio Piscitelli, che con la cautela che richiede il caso e volendo rassicurare la famiglia Piserà così duramente colpita, ha promesso chiarezza sulla morte di Martina.

I FUNERALI DI MARTINA A MESIANO

E intanto le comunità di Pizzo e Filandari, dove è lutto cittadino, si preparano a dare l’ultimo saluto a Martina e al suo bambino. Oggi pomeriggio, alle 15 e 30, sarà la Chiesa di Santa Maria della Neve e San Nicola a Mesiano, ad accogliere le due bare. E toccherà al vescovo Attilio Nostro tentare di consolare una famiglia distrutta dal dolore e cercare, attraverso la forza della fede, di dare pace ad anime inconsolabili.
«Non doveva andare così. Non è giusto che sia andata così». Lo pensano in tanti ma oggi è il giorno del silenzio e tutti i pensieri sono per una madre e un figlio uniti sia nella vita che nella morte.

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