“Morte all’esercito di Israele”: i cori dei Bob Vylan a Glastonbury mettono nei guai la BBC. L’emittente: “Avremmo dovuto interrompere la trasmissione”
- Postato il 30 giugno 2025
- Musica
- Di Il Fatto Quotidiano
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“La squadra stava affrontando una situazione in diretta, ma col senno di poi avremmo dovuto interrompere lo streaming durante l’esibizione. Ci dispiace che ciò non sia accaduto”. In una dichiarazione rilasciata in queste ore, la BBC spiega che avrebbe dovuto fermare la trasmissione in diretta della performance dei Bob Vylan al Festival di Glastonbury dello scorso 28 giugno. Il cantante del duo, infatti, nel corso del proprio set ha guidato la folla presente all’evento musicale con cori come: “Palestina libera” e “Morte alle IDF” (le forze di difesa israeliane, ndr).
La BBC nell’occhio del ciclone – Quanto accaduto ha scatenato una forte polemica nei confronti dell’ente radiotelevisivo britannico. L’autorità di regolamentazione delle trasmissioni Ofcom ha dichiarato che la BBC “ha chiaramente delle domande a cui rispondere”, e il governo ha messo in dubbio il motivo per cui i commenti siano stati trasmessi in diretta. Anche gli organizzatori di Glastonbury hanno preso le distanze dall’esibizione di Bob Vylan, spiegando: “I loro cori hanno decisamente oltrepassato il limite e stiamo ricordando con urgenza a tutti coloro che sono coinvolti nella produzione del festival che a Glastonbury non c’è posto per antisemitismo, incitamento all’odio o alla violenza”.
Le scuse della BBC – Da parte sua la BBC ha fatto sapere, come si legge sul proprio sito, che “rispetta la libertà di espressione, ma si oppone fermamente all’incitamento alla violenza. I sentimenti antisemiti espressi da Bob Vylan sono stati assolutamente inaccettabili e non hanno alcun posto sulle nostre onde radio”. E ancora: “Alla luce di questo fine settimana, esamineremo le nostre linee guida sugli eventi in diretta in modo da essere sicuri che le squadre abbiano ben chiaro quando è accettabile mantenere la trasmissione in onda”.
I cori al centro della polemica – Il cantante dei Bob Vylan ha approfittato dell’esibizione al celebre festival musicale inglese per prendere posizione su quel che sta accadendo tra Israele e Palestina, con cori come: “Palestina libera”, e “Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera”. Un’espressione controversa quest’ultima, perché se c’è chi la interpreta come generico slogan di liberazione del popolo palestinese dall’occupazione israeliana, altri ci vedono un messaggio antisemita che inviterebbe alla distruzione dello Stato di Israele.
Le reazioni politiche – Inevitabilmente il caso ha richiamato l’attenzione anche del governo. Il Primo Ministro Keir Starmer ha definito le dichiarazioni sul palco “incitamento all’odio”, condannando non solo i cori ma anche la copertura fornita dalla BBC. Immediata pure la reazione del Ministro della Cultura Lisa Nandy, che avrebbe sollecitato il direttore generale della BBC Tim Davie a fornire spiegazioni urgenti. Chris Philp, Segretario degli Interni ombra del Regno Unito, ha invece affermato che la polizia dovrebbe indagare sia su Bob Vylan che sulla BBC “per reati ai sensi del Public Order Act”.
Chi sono i Bob Vylan – I Bob Vylan sono un duo punk-rap inglese con sede a Londra, formatosi a Ipswich nel 2017. Nel loro curriculum figurano tournée con artisti del calibro degli Offspring, degli Hives e dei Biffy Clyro. Nel 2024 è uscito il loro terzo album in studio, “Humble as the Sun”. Nelle scorse ore il cantante ha commentato sui social la vicenda che lo vede protagonista ribadendo il concetto. “Ho detto quello che ho detto”, ha scritto, aggiungendo quanto sia importante per i giovani vedere persone “urlare su qualsiasi palco ci venga offerto”.
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