Morta schiacciata da una palma, la procura chiede la perizia per capire se il crollo si poteva evitare

  • Postato il 18 aprile 2025
  • Argomento
  • Di Genova24
  • 1 Visualizzazioni
palma crollata piazza paolo da novi un mese dopo la morte di Francesca Testino

Genova. Il sostituto procuratore Fabrizio Givri ha inoltrato al gip la richiesta di perizia per capire le cause del crollo della palma che il 12 marzo ha travolto e ucciso Francesca Testino in piazza Paolo Da Novi. Per la procura la figura più adatta a rispondere ai quesiti è quella di un patologo vegetale, vale a dire uno specialista di quella branca della botanica che studia le malattie delle piante e i possibili interventi.

La perizia si svolgerà nella forma dell’incidente probatorio, una sorta di anticipazione della prova che di solito si forma solo nel processo (mentre in questo caso siamo nella fase delle indagini preliminari) a cui oltre al perito che sarà scelto dal giudice, partecipano i consulenti tecnici indicati da tutte le parti. Questo perché la palma e le sue radici sono da oltre un mese sotto sequestro nella stessa piazza dove è avvenuta la tragedia e il tempo rischia di modificarne le condizioni per poter compiere le indagini tecniche.

Con la perizia la Procura vuole capire se il crollo della pianta era prevedibile ed evitabile  oppure no e in caso di risposta affermativa, chi tra i 12 indagati avrebbe potuto evitare la tragedia. Più in dettaglio la Procura vuole sapere se la manutenzione ordinaria e straordinaria della pianta era adeguata e se il fatto – accertato dalla documentazione raccolta dai carabinieri forestali – che l’inclinazione della palma è aumentata nel corso degli ultimi anni poteva portare a pensare che sarebbe crollata e in quanto tempo. 

La perizia dovrà anche stabilire se la classificazione del 2018 Aster aveva affidato a un agronomo di Torino (anche lui indagato ) che aveva inserito la palma nella categoria C rossa era corretta per l’età e l’inclinazione della pianta e se avrebbe dovuto o no essere ripetuta dopo un certo tempo. 

Dalla documentazione sequestrata  è emerso inoltre che nell’agosto del 2023 furono eseguite delle prove di trazione sulla pianta. Sono state condotte correttamente?

Infine,  l’ultima prova con l’inclinometro fu eseguita il 20 settembre 2024 come aveva comunicato la stessa Aster in una nota il giorno stesso della tragedia. Anche in questo caso la richiesta del pm è capire se quel tipo di prova fosse adeguata rispetto in base alla normativa ma anche alle esperienze consolidate.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti