“Morta per asfissia da annegamento”: l’autopsia sul corpo di Melina Frattolin, 9 anni, trovato in un lago

  • Postato il 23 luglio 2025
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L’autopsia sul corpo della piccola Melina Frattolin, la bimba di nove anni trovata in uno stagno poco profondo, nei pressi del Lago George, nello Stato di New York, al confine col Vermont, indica una morte per “asfissia da annegamento“. Si parla solo di “risultati preliminari”, ma aumentano i dubbi degli investigatori sulla versione del padre, l’imprenditore canadese Luciano Frattolin che ne aveva denunciato la scomparsa. I due erano stati in vacanza insieme tra New York e il Connecticut, ed erano di ritorno in Canada, dove la bambina era attesa dalla madre. Secondo il capitano Robert McConnell, della polizia dello Stato di New York, Melina potrebbe essere stata uccisa il 19 luglio. Le versioni di Frattolin, che si era rivolto alla polizia della contea di Warren, erano risultate subito incongruenti. Prima la bimba che saliva in autonomia su un furgone bianco, poi il rapimento da parte di due uomini. Racconti che avevano alimentato i dubbi sull’accaduto. La piccola era stata ritrovata il giorno successivo alla scomparsa. Dietro l’ipotesi di omicidio il rapporto difficile tra i genitori, separati dal 2019 con la custodia esclusiva data alla madre. Luciano Frattolin, pensano gli inquirenti, poteva voler non restituire la figlia alla donna. L’uomo è stato accusato di omicidio di secondo grado – senza premeditazione- e occultamento di cadavere.

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Il Fatto Quotidiano

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