Morta dopo essere stata operata su un tavolo in cucina, assolto il medico. La sorella della vittima: “Mi vergogno di questo Paese”

  • Postato il 18 aprile 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha assolto un medico bresciano con formula piena, dichiarando che “il fatto non sussiste”. La sentenza arriva al termine del processo di secondo grado “bis”, nato dopo l’annullamento da parte della Cassazione della precedente condanna. L’uomo era accusato di omicidio colposo per la morte di Roberta Repetto, 40enne di Chiavari, deceduta nell’ottobre del 2020 a causa di un melanoma metastatico. In primo grado il medico era stato condannato a 3 anni e 4 mesi, poi a un anno e 4 mesi in appello, prima che la Suprema Corte annullasse la decisione. Ora, invece, l’assoluzione definitiva.

Le accuse

Secondo l’accusa, il medico aveva asportato un neo sospetto a Roberta sul tavolo della cucina di un centro olistico a Borzonasca, sulle alture di Chiavari, senza anestesia né esame istologico. A quel centro, Roberta si era affidata per due anni, durante i quali – secondo quanto emerso – era stata dissuasa dal curarsi in ospedale e indirizzata a pratiche alternative: tisane zuccherate, meditazione e bagni purificatori nel fiume. Nonostante il peggioramento evidente delle sue condizioni, sia il medico che il fondatore del centro olistico, le avrebbero continuato a sconsigliare la medicina tradizionale.

Sfruttamento, soldi e reazioni

Nel mirino degli investigatori era finita anche l’intera gestione del centro. Una psicologa, compagna del medico, avrebbe convinto donne in condizioni di fragilità psicologica a recarsi nella struttura, che prevedeva un contributo economico per l’accesso. Roberta Repetto, secondo le indagini, avrebbe versato circa 60 mila euro. Gli ospiti venivano poi impiegati come camerieri, cuochi, giardinieri, e sarebbero stati costretti al digiuno e a rapporti sessuali con i dirigenti. La donna e il fondatore del centro erano già stati assolti. Durissima la reazione della sorella di Roberta, Rita Repetto: “La colpa della morte di Roberta è di Roberta. Io ribadisco la mia assoluta vergogna di vivere in questo Paese”.

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Autore
Blitz

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