Monumenti Aperti 2025: 800 luoghi aperti gratuitamente in tutta Italia
- Postato il 7 settembre 2025
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- Di SiViaggia.it
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Monumenti Aperti entra nella sua XXIX edizione e si conferma come una delle più importanti iniziative dedicate alla valorizzazione del patrimonio culturale in Italia.
Nata in Sardegna nel 1997, oggi è diventata una rete nazionale che unisce regioni, città, scuole, associazioni e migliaia di cittadini attivi nella riscoperta dei luoghi identitari. Dopo l’esordio primaverile, che ha registrato numeri da record con oltre 200mila visitatori, la stagione autunnale si apre con una nuova ondata di eventi che toccheranno 19 regioni e ben 89 città, offrendo gratuitamente l’accesso a 800 monumenti.
Il progetto, coordinato dall’OdV Imago Mundi di Cagliari, ha saputo trasformare in quasi tre decenni un’idea locale in una piattaforma culturale di respiro nazionale, coinvolgendo oltre 4 milioni di persone e facendo da ponte tra passato, presente e futuro.
Il debutto autunnale a Perugia
Il calendario autunnale prende avvio il 27 e 28 settembre a Perugia, con l’apertura straordinaria del Complesso monumentale di Santa Giuliana.
Fondato nel XIII secolo, il monastero custodisce ambienti che raccontano la storia religiosa e civile della città umbra. Un luogo carico di spiritualità e memoria, che si propone come simbolico punto di partenza di un viaggio che unisce secoli di storia con l’entusiasmo dei cittadini che vi prendono parte.
Arte e memoria tra ottobre e novembre
La manifestazione proseguirà nelle settimane successive con un susseguirsi di appuntamenti in tutta la penisola. L’11 e 12 ottobre Latronico, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, diventerà un laboratorio a cielo aperto in cui natura e arte contemporanea dialogano grazie alle opere di grandi nomi come Anish Kapoor, Michelangelo Pistoletto e Gianfranco Paci.
Il fine settimana successivo, il 18 e 19 ottobre, sarà ricco di tappe prestigiose. A Ferrara, città che celebra i trent’anni del riconoscimento UNESCO, sarà possibile varcare le porte di palazzi rinascimentali unici: dal celebre Palazzo Schifanoia con i pregevoli affreschi dei Mesi, al fasto aristocratico della Palazzina Marfisa d’Este, fino al monumentale Palazzo dei Diamanti, dalla splendida facciata geometrica. Nello stesso weekend, Venezia proporrà un itinerario intorno alle pietre d’inciampo del Ghetto, un cammino di memoria dedicato alle vittime della Shoah, mentre Mantova accoglierà il pubblico nel nuovo Museo Virgilio, dedicato al poeta latino che più di ogni altro ha dato voce alla città.
Il 25 e 26 ottobre toccherà a luoghi più raccolti ma altrettanto significativi: a Volano, in Trentino, la Chiesa di San Rocco racconta secoli di devozione popolare, mentre a Montefano, nelle Marche, si andrà alla scoperta del piccolo Teatro “La Rondinella” e il Ciclo Museo, testimonianza della passione sportiva locale.
La chiusura è prevista per l’8 e 9 novembre, con due tappe dal forte valore simbolico. A Bitonto, in Puglia, il medievale Torrione Angioino (oggi trasformato in galleria d’arte) mostrerà come la storia possa dialogare con la contemporaneità. A Torino, invece, il Museo Diffuso della Resistenza riporterà al centro la memoria del Novecento, un’occasione di riflessione civile grazie a documenti, testimonianze e percorsi multimediali.
Oltre alle grandi città, Monumenti Aperti raggiungerà anche centri meno noti ma non meno ricchi di storia e identità.
Tra le tappe figurano Frosolone in Molise, svariati comuni sardi come Siddi, Capoterra e Ozieri, Siracusa e Palermo in Sicilia, Savona e Vado Ligure in Liguria, Treviso in Veneto, Trieste in Friuli Venezia Giulia e Campi Bisenzio in Toscana.

Verso il trentesimo anniversario
Monumenti Aperti non si limita a celebrare il patrimonio, ma si proietta verso il futuro. Il 2026 segnerà i trent’anni della manifestazione, un traguardo che viene preparato con un’edizione particolarmente ricca e diffusa. Come ha sottolineato Massimiliano Messina, presidente di Imago Mundi, l’obiettivo è continuare a emozionare e a rafforzare il senso di appartenenza delle comunità, così da trasformare ogni apertura in una festa collettiva “dove tutto è possibile”.
Con il sostegno di istituzioni nazionali ed europee, riconoscimenti internazionali come l’Europa Nostra Award e la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, l’iniziativa si conferma un modello di valorizzazione inclusiva del patrimonio, capace di unire memoria, cultura e partecipazione attiva.