Montecarlo, Djokovic mette le mani avanti: "Infezione all'occhio, non ho particolari ambizioni". Fognini saluta

  • Postato il 7 aprile 2025
  • Di Virgilio.it
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Per vederlo scendere in campo a Roccabruna bisognerà pazientare almeno fino a mercoledì, salvo imprevisti: perché Novak Djokovic è arrivato nel Principato non proprio nelle condizioni di forma migliori, al netto di un allenamento con Carlos Alcaraz che ha stuzzicato la fantasia di tanti appassionati. L’ultima volta che si sono affrontati sulla terra non l’hanno fatto molto distanti da qui: finale olimpica a Parigi, vittoria del serbo e Alcaraz in lacrime (come Nole, del resto), stupito da tutta la pressione alla quale non seppe reggere. Da allora però Djoko non ha più alzato trofei, con la finale di Miami eretta a rimpianto più grande dopo l’ottima corsa in terra di Florida.

Nole mette le mani avanti: “Difficile allenarsi in queste condizioni”

A Monte Carlo è arrivato un Nole un po’ mesto, convinto che la sua non sarà una strada tanto lunga. Tutta colpa di un’infezione all’occhio, il problema che in un modo o nell’altro lo ha condizionato proprio nella parte finale del torneo di Miami. “Sto cercando di gestire questo problema di salute, a causa del quale non riesco ad allenarmi come vorrei”, ha spiegato il serbo.

Che ha ammesso di aver seriamente pensato a ritirarsi dalla competizione monegasca prima ancora di affrontare Tabilo nei sedicesimi di finale in programma mercoledì. “C’ho pensato, perché in effetti allenarsi così è veramente complicato. Per fortuna le cose stanno migliorando giorno dopo giorno: il fastidio rimane, ma l’occhio sta meglio e in generale mi consente di intensificare e prolungare la durata delle sedute.

Chiaro che non è il massimo dover fare i conti con questo fastidio, però avendo a disposizione 24 ore in più di tempo prima di debuttare contro Tabilo spero di riuscire a essere della partita”. Bravi gli organizzatori a mettere l’esordio di Djokovic nell’ultima finestra possibile: se Nole riuscirà a essere della partita, un po’ di merito se li prenderanno (giustamente) anche quelli che hanno programmato gli incontri.

“A Miami ho ritrovato la gioia di stare in campo”

Va da sé che le ambizioni dell’ex numero 1 del tennis mondiale saranno comunque ridotte. A Miami ho giocato bene, ritrovando sensazioni davvero uniche. Quando senti che colpisci bene la palla le prospettive cambiano rapidamente ed è tutto molto bello.

Senza l’infezione all’occhio avrei potuto dire di essere della partita con ambizioni importanti anche nel primo torneo sulla terra, ma ora dovrò vivere alla giornata. A Miami ho ritrovato la gioia di stare in campo, spero di poter rivivere quella medesima sensazioni anche a Monte Carlo, sebbene non abbia avuto tempo per prepararmi per la stagione sul rosso”.

Dove il focus sarà concentrato soprattutto sull’ultimo appuntamento: “Chiaro che il clou sarà a Parigi, a fine maggio. Punto ad arrivare pronto al Roland Garros, questo è l’obiettivo”. E intanto al suo angolo ci sarà il fratello Marko, e non Murray (come da programma di inizio anno).

Fognini non può nulla contro Cerundolo: fine della storia?

Intanto a Monte Carlo la giornata degli italiani s’è chiusa con la sconfitta (netta) di Fabio Fognini. Che nulla ha potuto contro l’argentino Francisco Cerundolo, che l’ha battuto in due set veloci col punteggio di 6-0 6-3. Troppo evidente il dislivello di condizione, così come la capacità di trovare il punto con molta minore fatica mostrata dal sudamericano, che ormai vede la top 20 mondiale non troppo distante (e sul rosso nei prossimi due mesi potrà aumentare le sue mire espansionistiche).

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Fognini a Monte Carlo vinse nel 2019, e chissà se questa non possa essere stata l’ultima apparizione in carriera sui campi del circolo monegasco: i problemi alla caviglia delle ultime settimane non hanno aiutato il ligure, che ha dovuto affrettare il recupero pur di non mancare all’appuntamento col torneo al quale è evidentemente più legato. Una storia che vista anche la carta d’identità (tra un mese e mezzo saranno 38 le primavere sulle spalle) sembra volgere giocoforza verso la fine.

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Virgilio.it

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