Mongolia: scoperta una fossa comune di 2mila anni

  • Postato il 15 marzo 2025
  • Di Focus.it
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Una ricerca della Jilin University, in Cina, ha portato alla luce prove bioarcheologiche di una fossa di sepoltura comune nel sito di Bayanbulag, in Mongolia. Al suo interno sono stati trovati resti di scheletri appartenuti a soldati coinvolti nella sanguinosa guerra Han-Xiongnu, una serie di conflitti militari combattuti tra l'Impero Han e la confederazione nomade Xiongnu, un popolo di cavalieri delle steppe che abitava le regioni a nord della Cina.. Conflitto Secolare. La guerra si svolse nell'arco di diversi secoli, con periodi di intensa battaglia e fasi di tregua, dal 133 a.C. all'89 d.C.. Ma chi fossero le persone trovate in quella tomba risultava finora un mistero. Il sito di Bayanbulag, scoperto già nel 1957, è stato oggetto di scavi approfonditi solo a partire dal 2009. Le ricerche hanno rivelato una fortezza, ceramiche, utensili in ferro, parti di balestre in bronzo, alabarde in ferro, monete e un sigillo di argilla con il marchio di un funzionario Han. Questi reperti hanno suggerito che il sito potrebbe essere stata la Fortezza Shouxiangcheng, costruita dall'Impero Han nel 104 avanti Cristo, come riportato in alcuni documenti storici. Gli scritti tuttavia, non menzionano i venti scheletri smembrati rinvenuti nella fossa comune. Analisi osteologiche precedenti avevano già evidenziato segni di violenza, smembramento e possibili esecuzioni: alcuni individui sono stati ritrovati in posizione inginocchiata, forse prigionieri.. L'identità dei guerrieri. Ora, grazie ai progressi della biotecnologia, i ricercatori hanno potuto estrarre DNA antico e isotopi dai resti dei denti, ricostruendo le origini, le pratiche di reclutamento e persino la dieta dei soldati.. Le analisi in dettaglio. Lo studio "Bioarchaeological Perspectives on the Ancient Han-Xiongnu War Insights from the Iron Age Site of Bayanbulag", pubblicato sul Journal of Archaeological Science, ha applicato un approccio multidisciplinare per svelare l'identità dei sepolti attraverso diversi tipi di analisi. Analisi genetica Il sequenziamento del DNA antico di 14 campioni dentali ha confermato che tutti gli individui erano maschi, 11 dei quali geneticamente riconducibili alle popolazioni Han della Cina settentrionale. Gli aplogruppi del cromosoma Y (raggruppamenti di variazioni genetiche che si trovano sul cromosoma Y umano. Questo cromosoma viene trasmesso esclusivamente dai padri ai figli maschi, il che rende gli aplogruppi del cromosoma Y uno strumento prezioso per tracciare la discendenza paterna e le migrazioni umane nel corso della storia) e il DNA mitocondriale (un tipo di DNA che si trova nei mitocondri, organelli cellulari responsabili della produzione di energia nelle cellule eucariotiche. A differenza del DNA nucleare, che si trova nel nucleo della cellula e contiene la maggior parte del materiale genetico di un organismo, il DNA mitocondriale ha caratteristiche uniche che lo rendono uno strumento prezioso per la ricerca genetica) rafforzano questa tesi. Analisi isotopica L'analisi degli isotopi di stronzio dello smalto dentale ha escluso un'origine mongola, indicando invece la Cina settentrionale come luogo di provenienza, in particolare l'Altopiano di Ordos e le Pianure Centrali. Analisi degli isotopi stabili del carbonio La dieta a base di miglio e grano conferma ulteriormente l'identità Han, distinguendoli dai pastori Xiongnu. . Guarnigione Han. I risultati delineano la strategia militare Han, che doveva essere basata sulla costruzione di guarnigioni fortificate lungo i confini, come Bayanbulag, presidiate da contadini-soldati provenienti dalle regioni settentrionali dell'Impero. Rimane un mistero la causa della loro morte: fu conseguenza di una battaglia, prigionia o un'esecuzione?.
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Focus.it

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