Mondiali nuoto: Ceccon beffato e Sacchi lo striglia. Quadarella record, speranza Cerasuolo, Martinenghi flop
- Postato il 29 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Due argenti, uno che sa di vittoria e un altro che sa di beffa. L’Italia chiude la giornata ai Mondiali di nuoto di Singapore con due presenze sul podio, quella di Thomas Ceccon nei 100 dorso e quella di Simona Quadarella nei 1500 stile libero. Un grande risultato per la romana, un piccolo, mezzo flop per Thomas che ci teneva a confermare il primato di Parigi. Sesto posto per D’Ambrosio nei 200 stile, speranza Cerasuolo nella finale dei 50 rana in programma mercoledì. Altra nota stonata: l’esclusione di Martinenghi dalla stessa finale, visto il tredicesimo tempo di Tete nel computo delle semifinali.
- Ceccon "solo" secondo nei 100 dorso: "Sorpreso"
- Quadarella, record europeo nei 1500 stile libero
- D'Ambrosio sesto nei 200 sl: "Ora la staffetta"
- Bottazzo sesta nei 100 rana, Razzetti e Burdisso promossi
- Cerasuolo in finale dei 50 rana, fuori Martinenghi
Ceccon “solo” secondo nei 100 dorso: “Sorpreso”
Ultimo a metà gara, Ceccon ha piazzato una seconda vasca da record, ma non è riuscito a recuperare i 49 centesimi di gap dal vincitore, il sorprendente sudafricano Coetze, che ha chiuso in 51”85. Per Thomas argento in 51”90, davanti al francese Ndoye-Brouard (51”92). “Ho fatto un passaggio lento alla prima vasca, non lo vedevo Coetze”, la delusione dell’olimpionico. “Non chiudevo da tre anni sotto i 52, non mi aspettavo andassero così forte. Ho fatto gara su Kliment (Kolesnikov, ndr), pensavo potesse vincere. Ho fatto uno dei ritorni più forti di sempre, non è bastato. A Parigi avevo forzato sin dall’inizio”. Delusione condivisa da Luca Sacchi al commento sulla Rai: “Questa sconfitta brucia. Con tutta questa concorrenza, recuperare tanto è dura”.
Quadarella, record europeo nei 1500 stile libero
Medaglia d’argento per Simona Quadarella nei 1500 stile libero. Dietro la solita Katie Ledecki, che ha fatto gara a sé e ha centrato l’ennesima vittoria di una carriera irripetibile, la romana ha viaggiato col suo passo, crescendo alla distanza e andando a riprendere, già a metà gara, l’australiana Lani Pallister, che aveva provato coraggiosamente a tenere il ritmo dell’americana nelle prime vasche. Per Quadarella secondo posto in 15’31”79 con tanto di record europeo migliorato di sette secondi. “Ora sono molto più tranquilla rispetto all’anno scorso,”, ha ammesso. “Questo argento è un bello stimolo e mi aiuterà tantissimo per Los Angeles. Parigi è alle spalle da tempo, con questa gara anche di più. Sono cresciuta, anche le delusioni mi hanno aiutato”.
D’Ambrosio sesto nei 200 sl: “Ora la staffetta”
Sesta posizione alla prima finale mondiale in carriera per Carlos D’Ambrosio nei 200 stile maschili. Il giovane talento del nuoto azzurro ha chiuso col fiatone, riuscendo comunque a recuperare un paio di posizioni nel finale, in una gara vinta dal romeno Popovici in 1’43”53 davanti allo statunitense Hobson (1’43”84) e al giapponese Murasa (1’44”54). Per D’Ambrosio un gap dal podio di 73 centesimi, visto che ha chiuso in 1’45”27. “Ho un po’ sofferto, è stata dura, ho provato a passare veloce come ieri sera ma non ci sono riuscito”, le sue parole. “Per me è la prima finale mondiale, mi sono divertito, l’importante era quello. Ora c’è la staffetta, sono un po’ stanco, ma ci penseremo”.
Bottazzo sesta nei 100 rana, Razzetti e Burdisso promossi
Sesto tempo per Anita Bottazzo nella finale dei 100 rana, a cui si era qualificata col secondo tempo. Oro, a sorpresa, alla tedesca Elendt (1’05”19). Per Bottazzo crollo negli ultimi venti metri e un pizzico di delusione, esternata ai microfoni Rai: “Ho vissuto malissimo questa finale, sinceramente dopo ieri pensavo di averne, invece non ne avevo proprio. Non ho fatto una brutta gara, ma ho sofferto la pressione, le aspettative su di me. Sesta al mondo, sono comunque contenta”. Missione compiuta, invece, per Alberto Razzetti e Federico Burdisso, rispettivamente terzo e quarto in semifinale nei 200 farfalla. Per Razzetti il primato personale (1’54”47), per Burdisso un crono in controllo (1’54”87).
Cerasuolo in finale dei 50 rana, fuori Martinenghi
Secondo tempo in semifinale per Simone Cerasuolo nei 50 rana (26”64 alle spalle dello scatenato cinese Qin Haiyang con 26”52), niente da fare invece per Nicolò Martinenghi, autore del 13mo tempo complessivo. “Ho dato tutto quello che avevo, quest’anno ho fatto fatica sui 50”, ha spiegato Tete. “Mi dispiace molto e non posso negarlo, ma lo sport è questo: si vince e si perde, anche in breve tempo. Non ho rimpianti e faccio un grande in bocca al lupo a Simone“. Che promette battaglia: “Sarà bello domani, ci lavoro da un annetto, me la giocherò con tutti. Haiyang imbattibile? Le finali sui 50 sono sempre molto tirate, basta niente per arrivare primo o settimo”.