Mondiali, l'Italia travolge l'Ucraina: lampi di azzurro, agli ottavi c'è l'Argentina (out Francia e Brasile!)

  • Postato il 18 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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È tornata l’Italia che tutti conosciamo, magari con qualcosa da limare, ma comunque affidabile e (quello che più conta) senza sconto alcuno per chi l’affronta: l’Ucraina sognava il colpaccio ma è stata rispedita indietro con perdite, perché gli azzurri di De Giorgi non hanno steccato nel primo dentro o fuori del loro mondiale.

Ed è una vittoria che vale tanto, pensando a quello che è successo a Francia e Brasile, entrambe eliminate nei rispettivi gironi e costrette a limitarsi a guardare le altre spartirsi le medaglie. Per l’Italia ora c’è l’Argentina: l’occasione migliore per vendicare il maledetto quarto di finale di Tokyo 2020.

De Giorgi conferma tutti: una risposta di carattere

De Giorgi non indugia quando c’è da ripartire dal sestetto che ha ceduto al Belgio. Tutte confermate le scelte di inizio torneo: Giannelli al palleggio con Romanò opposto, Michieletto e Bottolo in banda, Russo e Gargiulo sottorete con Balaso libero. L’Ucraina è orfana di Oleh Plotnytskyi ma ha comunque tante risorse: il centrale Yurii Semeniuk è il più ispirato di tutti, lo schiacciatore Yanchuk è una spina nel fianco come l’opposto Tupchii.

L’Italia in avvio è contratta, perché sa di avere tutto da perdere: prova a destarla Romanò con un ace, ma gli ucraini non si scompongono e restano in scia. Il momento di svolta arriva quando si presenta al servizio Gargiulo, che con la sua flottante manda in tilt la ricezione avversaria e consegna un parziale di 3-0 che vale il 18-14. Agli azzurri (di bianco vestiti) non resta che amministrare il lauto vantaggio, con Michieletto che chiude con un pallonetto per il 25-21.

Quando il muro comincia a fatturare tutto diventa più semplice

Non è un’Italia da stropicciarsi gli occhi, ma è pur sempre un’Italia che il suo lo fa. L’Ucraina però non concede nulla: risponde colpo su colpo anche nel secondo set, dove trova con Tupchii il mini break che obbliga Fefé a fermare l’incontro sul 10-12.

A muro non c’è partita, perché nel fondamentale gli azzurri sono decisamente mancanti. E questo complica le cose: solo quando Michieletto comincia a fatturare la faccenda prende un verso più accettabile, con Giannelli che può variare il gioco senza rivolgersi sempre e solo a Bottolo (e di tanto in tanto a Romanò, comunque più convincente rispetto alla precedente uscita). Non è un caso che quando a muro l’incantesimo si rompe, l’Ucraina viene rimbalzata indietro: Giannelli e Gargiulo regalano il 22-20 all’Italia, poi Bottolo e Michieletto (attacco e muro) infilano l’allungo che mette in ghiaccio le cose (25-21 in copia carbone).

Terzo set sul velluto. E Francia e Brasile se ne vanno a casa!

Proprio prima di cominciare a giocare il terzo set arriva la notizia che anche il Brasile, dopo la Francia, è costretto a fare le valigie (la Cechia batte 3-0 la Cina e i verdeoro chiudono terzi). La Francia di Andrea Giani era la temuta rivale azzurra nei quarti, lo sarebbe diventato già agli ottavi se solo avesse battuto l’Argentina, che invece sarà l’avversaria degli azzurri (e non senza stupore). Per Bernardinho, storico tecnico del Brasile, una giornata nerissima: eliminazione nel giorno in cui è venuta a mancare la mamma (nonché nonna di Bruninho, palleggiatore con lunghi trascorsi in Italia).

Tutto questo per dire che il terzo set tra Italia-Ucraina è pura accademia: Russo trova subito un muro che mette a tacere le (poche) velleità di riscossa ucraine, Giannelli trova un ace e soprattutto Michieletto dimostra di essersi finalmente iscritto alla partita. Sul 7-2 si può già inserire il pilota automatico: Lozano prova a scuotere i suoi a suon di time, ma non c’è modo di replicare. Finisce 25-18 con un gran primo tempo di Gargiulo: Michieletto top scorer con 13 punti, 11 a testa per Bottolo e Romanò. Il peggio (si spera) è davvero passato.

Il tabellone: nei quarti possibile rivincita col Belgio

Agli ottavi, dunque, sarà sfida diretta con l’Argentina. Per chi vince, poi, ci sarà la vincente di Belgio-Finlandia, con i belgi che dopo l’exploit di due giorni fa saranno chiamati (eventualmente) a una conferma non semplice. Perché se questa è l’Italia, difficile che possa andare in onda una replica di quanto visto nel secondo incontro del girone.

Dalla parte di tabellone azzurra c’è pur sempre la Polonia, che sfiderà il Canada negli ottavi (e poi eventualmente la vincente di Olanda-Turchia). I polacchi diventano una volta di più la squadra da battere: dall’altra parte del tabellone restano poche big (Stati Uniti-Slovenia è il clou degli ottavi: poi Portogallo-Bulgaria, Tunisia-Serbia e Repubblica Ceca-Iran), tanto che un’eventuale semifinale Italia-Polonia potrebbe somigliare tanto a una finale anticipata (in fondo lo è stata tre anni fa).

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Virgilio.it

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