Mondiali, Italia-Brasile è la sfida infinita: ci hanno sempre battuto, ma con Velasco è un'altra storia
- Postato il 5 settembre 2025
- Di Virgilio.it
- 5 Visualizzazioni

Non perdiamo da 34 partite, ma le ultime a batterci erano vestite di verdeoro. Storia vecchia 14 mesi: 2 giugno 2024, tiebreak fatale nella prima week di VNL, che poi comunque alla fine del percorso avrebbe comunque visto l’Italia alzare il primo trofeo dell’era Velasco (poi ne sono arrivati altri due, l’oro olimpico e il bis in VNL). Basta già questo per ritenere Italia-Brasile di domani alla stregua della “vera” finale del mondiale. Perché si scrive semifinale, ma si legge (appunto) finale. Con Egonu pronta a sfidare Gabi e in generale un tasso tecnico altissimo da ammirare.
- Occhio alla cabala: ai mondiali il Brasile c'ha sempre battuto...
- Velasco, fiducia cieca nel gruppo: "I numeri lasciamoli stare..."
- Sfida stellare: Gabi contro Egonu, occhio però a Bergmann
Occhio alla cabala: ai mondiali il Brasile c’ha sempre battuto…
Velasco sa che quella di domani (ore 14,30, diretta Rai1 e Dazn) è una sfida che vale il prezzo del biglietto. Andare sul primo canale nazionale lo testimonia: Italia-Brasile è una classica del volley, di solito quello maschile, ma da qualche tempo anche (se non soprattutto) al femminile. Fu semifinale anche tre anni fa, nell’ultimo mondiale disputato, e la partita restò indigesta alle azzurre, battute 3-1 nel catino di Apeldoorn.
Da allora però molte cose sono cambiate: intanto l’allenatore, con Velasco subentrato a Mazzanti. E poi la piena presa di coscienza dei mezzi di un gruppo che s’è rinnovato e soprattutto irrobustito, pronto a vivere degnamente il suo sogno iridato e a riportare l’Italia sul tetto del mondo a distanza di 23 anni dalla prima e unica volta (anche allora il cielo fu azzurro sopra Berlino).
In mezzo, poi, tanti incroci favorevoli alle italiane, l’ultimo nella finale di VNL vinta per 3-1 a fine luglio a Lodz (vinsero 3-0 anche al Maracanazinho a inizio giugno, ma all’epoca le brasiliane erano in una veste molto sperimentale). Occhio però alla cabala: nei mondiali, in tutti i confronti diretti la vittoria se la sono presa le sudamericane. Un buon motivo per invertire la tendenza.
Velasco, fiducia cieca nel gruppo: “I numeri lasciamoli stare…”
Dire che il Brasile non ha brillato nel corso di questo mondiale non è reato, ma resta pur sempre una squadra dotata di qualità eccelse e senza fondo. Pertanto, un ostacolo durissimo da abbattere. “Vogliamo sfatare questa statistica che ci vuole sempre sconfitte con loro quando giochiamo nel mondiale”, ha esordito nell’immediata vigilia del match Julio Velasco.
“Però certi dati lasciano il tempo che trovano, anche perché si riferiscono spesso a epoche lontane. Anche le nostre 34 vittorie di fila oggi contano zero: domani si riparte in perfetta parità e bisognerà cercare di spuntarla con intelligenza e determinazione.
Mi aspetto una partita difficile ed equilibrata, da giocare facendo molta attenzione ai dettagli. Di sicuro c’è che le ragazze stanno bene e stanno lavorando bene, ma solo il campo darà le risposte che andiamo cercando. Il Brasile ha grande tecnica, ma anche energia: sarà una sfida davvero molto incerta, dove sia noi che loro saremo pronti a dare tutto per conquistare un posto in finale”.
Sfida stellare: Gabi contro Egonu, occhio però a Bergmann
Chi temere maggiormente delle brasiliane? Dire Gabi è fin troppo scontato: si troverà di fronte diverse compagne di squadra, soprattutto Sarah Fahr (che duello a muro!) e Moki De Gennaro, e dovrà cercare di variare i colpi per non sembrare troppo scontata. Nel 3-0 sulla Francia, molto più sofferto di quanto non dica il punteggio (27-25, 33-31, 2519 i parziali), ha brillato anche la schiacciatrice di origini tedesche Julia Bergmann, più dell’opposto Rosamaria che solitamente viene imbeccato meno dalla palleggiatrice Roberta, che predilige affidarsi alla coppia di banda.
Un copione inverso rispetto a quello che fa Orro con Egonu (o Cambi con Antropova), perché l’Italia predilige attaccare con le opposto, e allora bisognerà capire quanto le centrali Julia e Diana riusciranno a prevedere in anticipo i movimenti di Paola Egonu. Che un mese fa a Lodz nella finale di VNL fece più fatica del solito, tanto che la top scorer di serata fu Antropova in uscita dalla panchina (18 punti), con Sylla che disputò una delle sue migliori partite stagionali firmando 17 punti.
Precedenti però che lasciano il tempo che trovano: domani a Bangkok l’Italia vuol fare la storia, con Turchia e Giappone a giocarsi l’altra slot perla finale. Turchia allenata da Daniele Santarelli, marito di Moki De Gennaro, che potrebbe così ritrovarsi a giocare l’ultima gara in nazionale proprio contro il compagno di una vita. Trovatelo voi un copione migliore…