Mondiale per Club, cosa ha detto la vittoria della Juventus contro l’Al Ain
- Postato il 19 giugno 2025
- Di Panorama
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Il largo successo della Juventus sull’Al Ain nel match di debutto del Mondiale per Club ha contenuti tecnici troppo limitati per immaginare di trarre delle indicazioni concrete. Troppo debole la resistenza degli emiratini, inadeguati per qualità tecnica, tattica e fisica allo scontro con una big del calcio europeo. Non siamo al livello dell’Auckland schiantatosi con il Bayern Monaco, ma per oltre un’ora quello dei bianconeri è stato poco più di un allenamento che verrà utile per conservare energie fresche e fare qualche esperimento in vista del Wydad e, soprattutto, del match con il Manchester City.
Nonostante la premessa, però, qualche notizia positiva è arrivata dalla notte juventina. Ad esempio, viste le condizioni meteo, lo stadio piccolino e l’avversario tutt’altro che stimolante a fine stagione è un fatto che Kolo Muani e compagni abbiano preso l’impegno con la giusta attenzione. Tudor è riuscito ad entrare nella testa dei suoi giocatori. Aveva chiesto una partita seria e l’ha ottenuta, non si è complicato la vita e ha anche messo una piccola pietra nel muro che porta alla seconda fase: la differenza reti potrebbe essere decisiva nella volata con il Manchester City.
MONDIALE PER CLUB: LE STATISTICHE SULLE PRESENZE NEGLI STADI
Seconda nota positiva: alcuni dei giocatori sotto osservazione hanno dimostrato di volersi mettere in evidenza, forse anche per indirizzare le scelte di mercato di Comolli e del suo staff. Tre nomi su tutti: Kolo Muani che la Juventus vorrebbe trattenere al di là della scadenza del prestito a fine Mondiale per affiancarlo a un altro attaccante in un reparto nuovo di zecca, Conceiçao che è a forte rischio di taglio (ma che continua a dare segni di vita) e Alberto Costa, fin qui considerato un oggetto misterioso.
L’esterno portoghese si è preso la palma del migliore in campo, al netto dell’inconsistenza dell’avversario. La Juventus sta sondando il mercato alla ricerca di un uomo che percorra più o meno le sue zone di campo; può essere che la trasferta in terra americana consegni ai dirigenti bianconeri una risposta fatta in casa.
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