Molteni: Putin sta preparando l'ultimo assalto

  • Postato il 19 novembre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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Molteni: Putin sta preparando l'ultimo assalto

Quanto cambierà la guerra russo -ucraina l'ok del presidente americano Joe Biden all'uso da parte di Kiev di missili americani MGM -140 ATACMS su obbiettivi in Russia? È una linea rossa che Washington oltrepassa solo ora che l'amministrazione Biden sta facendo le valigie per lasciare il posto, dal 20 gennaio 2025, al neoeletto Donald Trump.

L'agenzia Axios ha precisato ieri che gli ATACMS potranno essere usati «solo nella regione russa di Kursk», invasa da contingenti ucraini. Biden ha motivato la mossa come risposta allo schieramento su quel fronte di soldati nordcoreani a fianco dei russi.

Kiev ha una speranza in più, ma dalle ali già tarpate. Il fronte di Kursk è sganciato dai fronti principali e la sua invasione da parte ucraina, motivata per immagine politica, ha distolto dal Donbass forze sia russe che ucraine. Con la differenza che la superiorità numerica russa, unitamente al contributo nordcoreano, offrono a Mosca margine per non indebolire lo sforzo nel Donbass. Con i primi geli sta passando la stagione della “rasputiza”, il fango autunnale, anzi la pesante mota “adesiva” delle pianure russo-ucraine che immobilizza uomini e mezzi. Negli ultimi giorni le truppe russe hanno conquistato nuove posizioni, avanzando nell'est di Kupyansk, alla periferia di Chasiv Yar e prendendo altri villaggi.

Un esperto dell'istituto americano ISW, George Barros, spiega: «I russi hanno costantemente l'iniziativa e stanno sfruttando vantaggi a livello tattico. Costringono gli ucraini ad agire in risposta. Se si è costretti sempre sulla difensiva, si perdono le guerre. Ci si ritrova all'angolo, con possibilità di scegliere solo tra pessime opzioni». Dove gli ucraini resistono bene è a Pokrovsk. Lì sono obbligati a non cedere perché è un importante snodo del fronte che se cadesse alimenterebbe un effetto cascata catastrofico per Kiev. Con l'arrivo di “Ded Moroz”, “Nonno Gelo”, e il nuovo solidificarsi del terreno, i carri armati russi possono tornare ad avanzare, appoggiando da vicino la fanteria e restando sotto il proprio ombrello aereo. Per Barros, tuttavia, «la Russia ha un tempo limitato per vincere la guerra, causa inflazione, tassi d'interesse al 21%, difficoltà ad arruolare uomini». L'economia russa dà segnali di “surriscaldamento”: l'inflazione galoppa, le aziende faticano a reperire forza lavoro, i tassi di interesse sono schizzati al 21%. E anche la Russia deve fare i conti con la perdita di migliaia di uomini. Barros quantifica «fra 12 e 18 mesi» il tempo per cui Usa e UE dovrebbero foraggiare ancora Kiev in armi e soldi, ma non considera la variante Trump, né il fatto che non è mai l'economia da sola a decidere le guerre. E nemmeno i singoli tipi di armi.

Gli ATACMS sono missili efficaci, con gittata fra 160 e 300 km, a seconda della versione, e testata a grappolo. Vengono lanciati dai veicoli Himars ed M270, questi ultimi forniti anche dall'Italia, e possono colpire assembramenti di truppe, depositi logistici, snodi ferroviari. Ma per avere un effetto sulla guerra dovrebbero essere usati in massa, con centinaia di lanci in poche settimane. Ogni missile costa 1,7 milioni di dollari e l'azienda Lockheed Martin ne ha costruiti 3850 per l'esercito americano e gli alleati.

Non è noto quanti ATACMS siano stati dati a Kiev, ma il giornale ucraino Kyiv Post ha ieri affermato che sarebbero «meno di 50 esemplari», consegnati in due partite, a fine 2023 la versione da 160 km e nel marzo 2024 quella da 300 km. Una ventina sono stati sparati nei mesi scorsi e i missili restanti sarebbero pochi anche solo per il Kursk.

C'è poi il nodo dei missili da crociera anglofrancesi SCALP/Storm Shadow con gittata di 550 km, una volta sganciati dall'aereo lanciatore, che per Le Figaro «Londra e Parigi hanno autorizzato a usare in Russia», senza specificare se solo nel Kursk. Non si sa quanti SCALP siano in Ucraina, ma si pensa poche decine. L'annunciata fornitura tedesca a Kiev di «4000 droni suicidi Mini-Taurus della ditta Helsing, guidati dall'intelligenza artificiale» sarà utile sui campi di battaglia, contro truppe e carri armati di Mosca. Ma che si presentino piccoli droni con gittata di 40 km, più piccoli degli Shahed russo-iraniani, sostitutivi del missile da crociera Taurus, prodotto germanico simile allo SCALP e con gittata di 500 km, è come paragonare una Panda a un camion. E chiamare il drone tedesco Mini Taurus è una trovata propagandistica per far dimenticare il “no” del cancelliere Olaf Scholz alla consegna dei Taurus “veri”.

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Libero Quotidiano

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