Moleskine, Archaimbault: “Liberare il genio umano con carta, tecnologia e valori”

  • Postato il 15 settembre 2025
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  • Di Forbes Italia
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Contenuto tratto dal numero di settembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!

Quando Christophe Archaimbault è stato nominato ceo di Moleskine, nel marzo 2025, non ha avuto dubbi nell’accettare la sfida. A guidarlo, racconta, sono stati due fattori: il brand e le persone. “Conosco Moleskine da decenni. Ricordo ancora, da studente, quando risparmiavo per potermi permettere un taccuino. È un marchio che ispira e accompagna, che aiuta le persone a sviluppare il proprio potenziale”, racconta il manager francese. “In questi primi mesi mi sono concentrato sul far convergere tutte le energie verso la nostra missione: liberare il genio umano attraverso le mani sulla carta”.

Moleskine, più che un marchio di oggetti, è diventata negli anni una piattaforma di valori. E oggi, in un mondo sovrastimolato dal digitale, quella promessa assume nuovi significati. Scrivere a mano, sottolinea Archaimbault, non è un vezzo vintage, ma una necessità neurocognitiva: “È dimostrato che scrivere a mano migliora la memoria, stimola la creatività, aumenta la concentrazione e riduce lo stress. Tornare a penna e carta è un antidoto all’eccesso di stimolazione digitale”.

Moleskine oggi vive in equilibrio tra questi due mondi, analogico e digitale. E non li vede in conflitto, ma come due facce della stessa esperienza sensoriale. “Con la nostra linea Smart permettiamo di scrivere su carta e salvare i contenuti sul proprio smartphone o tablet. A breve lanceremo anche la nuova versione dell’app Moleskine, che renderà l’integrazione ancora più fluida”. Un ponte tra gestualità e tecnologia che risponde a un’esigenza sempre più diffusa: riscoprire l’autenticità anche nei processi creativi, mantenendo però la connessione e la fruibilità del digitale.

Questa visione rispecchia il percorso del ceo. Classe 1965, Archaimbault ha costruito la sua carriera tra Europa e Asia. Prima di arrivare in Moleskine, ha guidato realtà come Pryde Group, colosso degli sport acquatici, e Hoang Phuc International, distributore vietnamita di brand europei come Benetton e Dr. Martens. È stato presidente per l’area Greater China e Pacifico di Diesel e, ancora prima, ha lavorato per oltre 20 anni in Procter & Gamble, con incarichi in Francia, Belgio, Ucraina e Cina. Questo percorso lo ha portato a identificarsi nel suo ruolo come un “direttore d’orchestra”, come si definisce: “Ciò che devo fare è indicare la direzione, far crescere i talenti individuali e farli suonare insieme, con entusiasmo e armonia”.

Alla guida di Moleskine dal 2020 come chief commercial officer, Archaimbault ha assunto nel tempo sempre maggiori responsabilità, diventando, nel 2022, anche managing director per l’area Asia-Pacifico e membro del board della Moleskine Foundation. Una crescita naturale, culminata nella nomina a ceo. Oggi guida l’azienda cercando di coniugare radici e innovazione, design e tecnologia, visione artistica e strategia industriale.

Un esempio è rappresentato dalle collaborazioni internazionali: la recente collezione realizzata con la Nasa e quella con il Musée d’Orsay, ‘Impressions of Impressionism’. “Vogliamo riportare la scrittura al centro, anche tra le nuove generazioni. E lo facciamo parlando il loro linguaggio”. Le collaborazioni, spiega il ceo, sono un modo per trasformare il taccuino in uno spazio narrativo condiviso, capace di accogliere suggestioni culturali, artistiche e musicali.

Altro elemento distintivo è la rete di store monomarca, un unicum nel mondo della cartoleria. “Abbiamo appena inaugurato nuovi punti vendita a Bari, Stoccarda, Boston, Singapore e Shanghai e stiamo per aprire un concept store a Londra. La rete è in forte espansione e ci sta dando ottimi risultati”. I punti vendita non sono solo luoghi di acquisto, ma spazi esperienziali, progettati per far immergere i clienti nell’universo Moleskine: carta, pelle, colore, idee.

L’attenzione all’innovazione si riflette anche nell’evoluzione dei prodotti: dalla composizione della carta, adattata ai nuovi strumenti di scrittura senza compromettere la qualità, all’integrazione dell’intelligenza artificiale, sempre nel rispetto dell’esperienza analogica. Non solo. Moleskine investe anche in ambito esg, consapevole della responsabilità di chi lavora con materie prime naturali. La carta è già certificata Fsc e l’azienda è nelle fasi finali del processo di verifica Eudr, che garantirà la tracciabilità completa, dal bosco allo scaffale. “Credo fermamente che performance aziendale e responsabilità sociale debbano procedere insieme. E per noi, che mettiamo l’individuo al centro della nostra missione, questo è ancora più vero”.

Sul fronte sociale, invece, il gruppo è attivo su formazione, inclusione e valorizzazione delle diversità. Una spinta che si riflette anche nella Moleskine Foundation, impegnata in progetti educativi e culturali rivolti ai giovani di comunità vulnerabili in tutto il mondo.

Il 2024, pur tra le incertezze globali, ha portato risultati positivi. I principali kpi sono in crescita e le previsioni per il 2025 indicano un’espansione a una cifra medio-alta. Segno che la strategia funziona e che la cultura del brand continua a ispirare. “Abbiamo affrontato le sfide con lucidità e spirito costruttivo, rafforzando le basi per una crescita sostenibile”, dice Archaimbault. “Il nostro obiettivo è lasciare un’impronta. Come un direttore d’orchestra che guida il gruppo verso un’armonia superiore. Vogliamo offrire una performance brillante, che incanti i nostri clienti più fedeli, ma anche quelli futuri, che magari oggi sono studenti e domani saranno scrittori, designer, innovatori”.

L’articolo Moleskine, Archaimbault: “Liberare il genio umano con carta, tecnologia e valori” è tratto da Forbes Italia.

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Forbes Italia