Missili Taurus a Kiev, Mosca: “Ogni attacco sarebbe considerato partecipazione della Germania alle ostilità”
- Postato il 17 aprile 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Proseguono le polemiche sulla possibile consegna dei missili Taurus all’Ucraina da parte della Germania. Ogni attacco contro la Russia che dovesse essere effettuato utilizzando missili Taurus forniti da Berlino sarebbe considerato da Mosca come “una partecipazione della Germania alle ostilità, con tutte le conseguenze per la Germania” ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, dopo che nei giorni scorsi il futuro cancelliere Friedrich Merz ha aperto alla possibilità di fornire tali armamenti a Kiev. “È impossibile lanciare questi missili da crociera senza l’assistenza diretta dei militari delle forze armate tedesche”, ha aggiunto Zakharova, citata dalla Tass.
Non ci sono solo le dichiarazioni della Zakharova. “Apparentemente il vertice della cricca fascista dell’Ucraina è arrivato a Parigi per colloqui con Regno Unito, Germania e Francia su quante bare saranno pronti ad accettare dopo lo schieramento di truppe della ‘coalizione dei volenterosi'” scrive su X Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di Sicurezza nazionale, commentando le consultazioni in programma a Parigi, con la partecipazione anche degli Usa.
Nei giorni scorsi l’ambasciatore ucraino in Germania, Oleksij Makejew, aveva dichiarato a Welt Tv di sperare che sotto il nuovo governo guidato da nuovo cancelliere Friedrich Merz, venga assunto rapidamente l’impegno per la consegna. “Il Taurus è un sistema fantastico, di gran lunga superiore ai sistemi russi. E i nostri militari troveranno sicuramente una buona applicazione per questo”.
I segnali inviati da Merz a Kiev prima e dopo le elezioni federali hanno dato speranza a Makeev: “Le armi sono importanti, la solidarietà è importante. E anche Friedrich Merz ha preso una posizione chiara durante la campagna elettorale e dopo i risultati elettorali, affermando che l’Ucraina continuerà a ricevere un ampio sostegno. E speriamo che il nuovo governo federale faccia un ulteriore passo avanti in questo senso”. È nell’interesse comune europeo, tenendo conto anche di quanto sta accadendo negli Stati Uniti, che l’Europa stessa faccia molto di più per la propria sicurezza e l’Ucraina è anche Europa, aveva sottolineato l’ambasciatore, assicurando che “possiamo anche garantire che costringeremo la Russia a negoziare militarmente.”
Nei giorni scorsi Merz aveva fatto sapere di non escludere l’invio di missili: “Lo fanno gli inglesi, lo fanno i francesi, lo fanno gli americani”. La consegna deve essere coordinata “e se lo è, allora la Germania dovrebbe partecipare” aveva spiegato in una intervista aggiunto. “L’esercito ucraino deve uscire dalla posizione difensiva”. Una posizione quella di Merz in netto contrasto con quella del cancelliere uscente Olaf Scholz, che ha ripetutamente rifiutato di consegnare i missili Taurus all’Ucraina temendo un’ulteriore escalation.
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