“Mio padre l’ho visto tre volte, la terza da morto. Mia madre? Non si è mai ripresa dalla morte di due sorelline nate prima di me, investite da un carro armato”: le confessioni di Enzo Paolo Turchi

  • Postato il 16 aprile 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Sì, con Raffaella Carrà ci fu un’amicizia affettuosa”. Enzo Paolo Turchi ha già parlato in passato del legame profondo, soprattutto artistico, che ebbe con la leggendaria Raffa ma è la prima volta che lo etichetta in maniera precisa. Lo ha fatto in una lunga intervista al Corriere della Sera in cui si racconta in maniera intima e profonda, dall’infanzia ai Quartieri Spagnoli – dove fu vittima di bullismo – ai grandi incontri della sua vita (da Nureyev a Sinatra), fino all’inaspettato regalo di nozze che Berlusconi fece a lui e a Carmen Russo.

ENZO PAOLO TURCHI E L’AMICIZIA AFFETTUOSA CON LA CARR
A domanda diretta “ci fu mai una storia tra lei e la Carrà?”, Enzo Paolo Turchi risponde in maniera delicata, senza entrare nei dettagli: “Abbiamo condiviso momenti molto belli insieme, posso senz’altro definirla un’amicizia affettuosa”. Un legame, il loro, nato in sala prove e cresciuto fino a trasformarli in una delle coppie iconiche della tv italiana. Dal Tuca Tuca in poi sono entrati negli annali della televisione e non ne sono mai più usciti. Senza farsi mancare niente, da programmi leggendari a tour dal successo clamoroso. Nel mezzo, un periodo di crisi innescata da un’altra showgirl, Lola Falana: “Io e Lola siamo stati insieme per un anno, e a lei questa cosa non andò a genio”, rivela Enzo Paolo Turchi. “Poi con Lola finì perché non volli trasferirmi in America. Quando ci lasciammo, Raffaella mi chiamò per partire con lei nel tour mondiale”.

IL BULLISMO, L’EXPLOIT AL SAN CARLO, L’AMICIZIA CON NURAYEV
Il ballerino ricorda l’infanzia complicata, ai Quartieri Spagnoli di Napoli, senza papà (“l’ho visto tre volte in tutto, la terza da morto”) e con una madre che spariva per giorni. “Avevo 4 anni, ero seduto sui gradini del mio palazzo, nei Quartieri Spagnoli di Napoli, di sera, al buio, e aspettavo che tornasse a casa mia madre. Spariva per giorni, non si era mai ripresa dalla morte di due sorelline nate prima di me, investite da un carro armato”, rivela. Una famiglia così povera che spesso riusciva a sfamarsi solo grazie alla spesa che faceva per loro una prostituta vicina di casa. Così inizia a lavorare prestissimo, a sei anni, e la danza diventa la sua salvezza, anche se proprio a causa della sua passione per la danza viene bullizzato: “Uscivo di casa e avevo il coro che mi accompagnava, ‘ecco il f… che va a ballare’. Però in fondo li ringrazio: per me è stata come la sigla di un bellissimo programma”. Ed eccolo a 16 anni diplomato in ballo e solfeggio e, a 17, nominato primo ballerino del San Carlo. Da lì non si è più fermato, ballando in mezzo mondo e lavorando con icone come Carla Fracci e Rudolf Nureyev, che lo scelse come controfigura in Giulietta e Romeo al San Carlo: “Siamo rimasti amici negli anni: quando veniva a Roma passava sempre nella mia accademia di danza, e lo faceva in amicizia; gli altri insegnanti l’avrebbero pagato”.

IL REGALO DI BERLUSCONI PER LE NOZZE CON CARMEN RUSSO
Ma oltre a Nureyev, Enzo Paolo Turchi ha conosciuto grandi personalità e fatto incontri speciali, come quelli con Barry White e Frank Sinatra. Oltre che con Silvio Berlusconi (“una persona che vedeva le cose prima degli altri”). Con lui e la moglie, Carmen Russo, fu generosissimo, come rivela sempre al Corriere: “Quando io e Carmen ci sposammo ci prestò l’aereo privato per far arrivare a Bari i miei ospiti”. E che cosa gli regalò? “Un biliardo antico di fine ‘800”. A proposito di Berlusconi e Mediaset, Enzo Paolo Turchi ha ancora un sogno da realizzare: lavorare con Maria De Filippi. “Sarebbe bello fare delle cose ad Amici. Penso di avere ancora qualcosa da insegnare”.

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