Mimose: ponente ligure ancora da padrone, ma cambiamenti climatici e agenti patogeni alzano i prezzi
- Postato il 8 marzo 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Ponente. La ricorrenza dell’8 marzo, la Giornata Internazionale della Donna, vede la mimosa ancora come simbolo e una delle eccellenze della produzione floricola del ponente ligure, un territorio che ha le condizioni ideali per la sua fioritura.
Quest’anno, tuttavia, si assiste a criticità legate alla sua produzione, in calo a causa di cambiamenti climatici e agenti patogeni. Una riduzione quantitativa da parte di aziende e produttori che ha portato ad un aumenti dei prezzi intorno al 20%.
“In alcune piantagioni si è registrato un calo del 40% causato dall’attacco di funghi patogeni – spiega Gianfranco Croese, presidente di FloorCoop – e questo ha portato a prezzi in aumento: a seconda della qualità si parla di 12 o 15 euro al chilogrammo. Le aziende che hanno trattato hanno avuto cali ridotti, chi non è riuscito a intervenire, soprattutto nel periodo estivo, ha subito riduzioni davvero marcate”.
Nonostante le difficoltà, la distribuzione dal ponente ligure copre ancora il 90% del mercato nazionale ed estero: “La stima del fatturato della mimosa è di 8 milioni di euro in un anno normale, riferito non solo a noi ma a tutto il territorio” aggiunge il presidente di FloorCoop.
A tutela del comparto florovivaistico e di uno dei suoi prodotti di punta, insieme al Cersaa di Albenga è stato messo a punto un protocollo di lotta preventiva per i funghi Pestalotiopsis, ma anche Alternaria e Phoma, con fitofarmaci fungicidi e concimazione.