Mimmo Zampaglione: 21 anni da bomber fra Dilettanti e Lega Pro
- Postato il 17 giugno 2025
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Mimmo Zampaglione: 21 anni da bomber fra Dilettanti e Lega Pro
Si è tolto tante soddisfazioni, fra i Dilettanti e la Lega Pro, Mimmo Zampaglione, bomber di Calabria. Dopo 21 anni di onorata carriera, avrebbe deciso di dire basta. Starebbe, insomma, meditando il proprio ritiro dal calcio giocato. Il condizionale però è d’obbligo, perché non è da escludere un prolungamento della carriera, magari come passatempo domenicale. A 39 anni è giunto il momento delle scelte. Sicuramente rimarrà nel mondo del calcio, ma con un altro ruolo, come vedremo, o comunque in un altro modo. Per tanti anni ha entusiasmato le tifoserie delle squadre nelle quali ha giocato. Diverse stagioni le ha vissute da autentico protagonista. Nel 2011 con quei 31 gol alla Valle Grecanica in Serie D aveva guadagnato copertine e applausi, tanto da essere ingaggiato dal Chievo, a quei tempi nel calcio che conta. Tante le squadre nelle quali ha giocato. L’ultima esperienza a Bovalino. Adesso il probabile ritiro dal calcio giocato. Avrà più tempo da dedicare alla moglie: con Sara un legame solido e un amore sbocciato quando erano ragazzini: una gran bella favola anche questa. E poi avrà modo di giocare di più con gli adorati figli Paolo e Salvatore.
Le scelte e l’exploit fra i Dilettanti del bomber Zampaglione
Il centravanti Mimmo Zampaglione è nato a Messina il 21 febbraio del 1986, ma è reggino doc (è di Saline Joniche). Da ragazzino ha fatto tutta la trafila nella Reggina, per poi iniziare a giocare nel calcio dei grandi con il Trentino in Serie D (25 presenze nella stagione 2024/25). Da lì tante avventure, in 21 anni di carriera. Un lungo percorso: «Non ho rimpianti – ci dice subito – anche perché ho vissuto ogni avventura alla grande e anche le scelte sbagliate fanno parte di questo cammino, perché mi hanno fatto crescere caratterialmente, diventando subito un uomo. Tutto quello che ho fatto è stato frutto dell’impegno e della dedizione e del sacrificio. Nessuno mi ha regalato niente e sono contento per questo». La stagione più bella è sicuramente quella edizione 2010/11, di cui dicevamo prima. In 36 gare di Serie D segna 31 gol, più tre centri in coppa: «Annata straordinaria, tanti gol, tante emozioni. Il massimo per un attaccante. Appena arrivava un pallone lo scaraventavo in porta. Ma rammento anche il campionato trascorso alla Vigor Lamezia in Lega Pro, nella stagione 2013/14, quando realizzai 12 centri».

Mimmo Zampaglione: bomber che sfonda nei Dilettanti e passa in Lega Pro
Capita anche, nella carriera di un calciatore, di non riuscire a prendere il treno giusto. A Mimmo Zampaglione è capitato nel 2009. «Avevo 23 anni e provenivo da una gran bella stagione con l’Hinterreggio. Avevo segnato 19 reti nel torneo di Serie D più due centri in coppa. A fine campionato dovevo firmare in B con l’Ascoli ma rifiutai, su consiglio di un procuratore, facendo un grosso errore perché poi quella squadra, costruita da tantissimi giovani, fece un grande campionato. Probabilmente avrei avuto modo di emergere anche io». Poi ci sono anche le scelte sbagliate, come quella di Latina nel 2012 in Serie C: «Mesi da dimenticare, scelta dettata dall’inesperienza. Giocai appena cinque partite, anche a causa di un infortunio». Ma qualche mese prima era arrivata la chiamata del Chievo: «Questa è stata una grandissima soddisfazione: dalla Serie D andai a firmare un contratto in Serie A. Ma c’erano tante squadre tra A e B che mi hanno contattato». Il club clivense gli fece firmare un biennale con opzione per il terzo anno. Ma lo ha mandato in prestito appunto a Latina e poi all’Aversa Normanna in Seconda divisione. Quindi ancora in prestito fra Lamezia e Hinterreggio.
La rinascita a Lamezia e la doppia cifra a Gioia Tauro
Mimmo Zampaglione, come abbiamo visto esplode da vero bomber nei Dilettanti e si merita le attenzioni della Lega Pro. Dopo l’exploit con la Valle Grecanica nel 2010/11 (quella delle 31 reti in Serie D), seguono stagioni nei professionisti con alterne fortune. Nel 2012/13 fra Hinterreggio prima e Lamezia poi segna 7 volte. Ma nel 2013/14, sempre con la Vigor, va in doppia cifra. «A Lamezia avevo trovato la mia dimensione tra i professionisti. Mi sono trovato benissimo. La mia famiglia stava bene ed eravamo coccolati da tutti». Perché allora andare via? «Ho aspettato fino ad agosto perché mi era stato promesso il rinnovo del contratto già da gennaio, rifiutando tantissime squadre. Poi sono andato a Viterbo: una scelta, devo essere sincero, dovuta soprattutto all’entità del contratto che mi era stato proposto. Ma dopo il ritiro, per alcune situazioni, mi sono voluto avvicinare a casa e ho scelto la Gioiese». Si riparte dalla Serie D per quella che definisce «una scelta che rifarei perché mi sono trovato benissimo e ancora oggi tutto l’ambiente gioiese mi vuole bene». Anche in maglia viola va in doppia cifra e segna 13 gol.

Gli allenatori e quell’anno a Vibo re di coppa
E gli allenatori? «Ho avuto la fortuna di avere nella mia carriera diversi tecnici preparati che mi hanno lasciato tanto, sia come calciatore sia come uomo. Dire un nome sarebbe ingiusto e riduttivo. Ringrazio tutti: anche chi qualche volta mi ha lasciato fuori. Mi hanno dato la forza di non mollare alla prime difficoltà». Mimmo Zampaglione preferisce evitare, ma chi scrive ricorda benissimo la stagione 2007/08, in Serie C2 alla Vibonese. Il tecnico dei rossoblù era Salvatore Di Somma e per Mimmo Zampaglione 25 presenze in campionato, ma ben 21 partendo dalla panchina. Il trainer campano, insomma, solo quattro volte lo fece partire titolare. Ma la cosa strana è che l’allora 21enne attaccante di Saline Joniche in Coppa Italia, giocando 7 gare da titolare, segnò 8 reti! Un vero e propria bomber di coppa. Mercoledì andava in gol e la domenica partiva dalla panchina. Stranezze del calcio!

Gli amici e la maglia amaranto della Reggina
Nel corso di questi 21 anni, Mimmo Zampaglione si è fatto apprezzare come bomber fra i Dilettanti e la Lega Pro. E poi ha maturato tante amicizie nel mondo del calcio. Fra l’altro è uno che sa farsi ben volere. Modi educati, rispettoso di tutto e tutti, umile e socievole. «Ho tantissimi amici, calciatori e non. Ho avuto la fortuna di stare in spogliatoi importanti e di avere dei capitani come Cordiano, Criaco, Mangiapane, che rimangono punti di riferimento ancora oggi, a distanza di anni». C’è poi da considerare, nella sua carriera, l’avventura con la Reggina. Nel 2015/16 in Serie D, con Mimmo Praticò come presidente. A fine stagione Reggina ripescata nei professionisti. «La maglia amaranto, da reggino, è un’emozione particolare perché il Granillo e la Reggina hanno un fascino particolare soprattutto se sei tifoso. Ancora ad oggi non ho conosciuto nessuno tra allenatori e calciatori che sono passati da Reggio che non si siano innamorati di questa città. È stato un grande onore indossare la maglia amaranto».

Il gol più bello
Sono tante le reti siglate da Mimmo Zampaglione nelle 569 gare ufficiali da lui disputate: un vero e proprio bomber fra i Dilettanti e la Lega Pro. Oltre 200. Nel momento in cui gli chiediamo di sceglierne una, ci ricorda quella contro il Siracusa. «Quando ero all’Hinterreggio affrontammo il Siracusa, che allora era una vera e propria corazzata. Non a caso vinse il campionato, con una delle migliori difese d’Italia. Segnai tre volte fra andata e ritorno e in particolare in Sicilia realizzai un gol da urlo, con una sassata da 35 metri terminata sotto l’incrocio».

La scheda di Mimmo Zampaglione
Riepilogando, dopo il Settore giovanile con la Reggina, Mimmo Zampaglione ha giocato in D con Trentino, Scillese e Vibonese. Con quest’ultima squadra ha militato in Serie C2. Poi la D all’Hinterreggio, la 2ª Divisione con la Colligiana e il ritorno in D all’Hinterreggio. Nel 2010/11 l’esplosione con la Valle Grecanica, il trasferimento al Chievo e le avventure nei professionisti con Latina, Aversa Normanna, Hinterreggio e Vigor Lamezia. A seguire Gioiese, Reggina, Palmese e Roccella, in Serie D. Quindi dal 2017 eccolo fra i Dilettanti di Calabria, tra Eccellenza e Promozione. Gioca con la Reggiomediterranea due anni e poi con il Locri. Con quest’ultima squadra si fa apprezzare dal punto di vista realizzativo: 16 reti in 23 gare nell’anno della sospensione dei campionati per via del covid. Poi Bocale, San Giorgio, Gallico Catona, Ardore (dove vince il campionato), Deliese e Bovalinese.
L’ultima stagione e quel curriculum senza macchia
Nella stagione 2024/25, l’ultima da calciatore, inizia alla Deliese e chiude alla Bovalinese, dove sfiora i play off. «Ho conosciuto un ambiente stupendo. Delianuova è un paese innamorato della propria squadra. Quest’anno si poteva fare molto di più in campionato. A Bovalino ho trovato una continuità soprattutto sotto porta sfiorando i play off». Nella stagione precedente la promozione diretta con l’Ardore, curiosamente l’unica vittoria di un campionato in carriera per Zampaglione, il quale però conserva un significativo primato personale. Non è mai retrocesso in 21 anni di carriera. «È vero, ho vinto solo con l’Ardore, ma rammento anche le vittorie ai play off con Vibonese e Trento per esempio. Allo stesso tempo penso di aver lasciato il segno in tante piazze, alle quali ho dato molto e dalle quali ho ricevuto grande considerazione. Il fatto di non essere mai retrocesso significa di non aver lasciato alcun dispiacere in giro e questo è molto importante».

I motivi di una scelta
Mimmo Zampaglione sente che è arrivato il momento quantomeno di mollare un po’ e spiega anche il perché: «Mi sento ancora calciatore sia di testa sia di gamba. Non è però questo il calcio che ho iniziato ad amare, fatto di passione, unione e fratellanza, ma un calcio troppo finto e di poco spessore umano. Di conseguenza preferisco smettere adesso e lasciare un bel ricordo. Credo sia la scelta più giusta, ma non escludo di giocare ancora. Magari così, per divertirmi la domenica». Per essere chiari: «Il calcio finora è stata la mia priorità, ma adesso non sarà più così», anche perché fra poco avvierà un’attività lavorativa che gli prenderà un bel po’ di tempo. Detto ciò «il calcio rimane una passione. Se magari ci sarà il tempo per giocare, magari in una Prima categoria, compatibilmente con gli impegni lavorativi, lo farò».
Allenatore dei bambini e futuro ds
Ma il calcio rimarrà comunque una parte importante del futuro di Mimmo Zampaglione: «È già da qualche anno che alleno i bambini. Ho conseguito da molto tempo il patentino di Uefa B. Quest’anno allenerò i ragazzini della Polisportiva Leukos di Lazzaro e da settembre inizierò il corso da direttore sportivo. È un ruolo che mi è sempre piaciuto e spero di avere le stesse soddisfazioni che ho avuto da calciatore». Un bomber, Mimmo Zampaglione, esploso fra i Dilettanti e in bella evidenza anche in Lega Pro. Uno come lui può dare ancora molto al gioco del calcio, in qualsiasi ruolo. Per scrivere ancora altre pagine di storia.
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