Milleproroghe sotto la lente della Lapet.
- Postato il 16 gennaio 2025
- Di Libero Quotidiano
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Milleproroghe sotto la lente della Lapet.
L'associazione, convocata in audizione presso la commissione affari costituzionali del Senato oggi 16 gennaio, ha portato le proprie osservazioni riguardo alcune disposizioni che impattano in modo particolare sul settore professionale, chiedendo maggiori chiarimenti e proroghe. In apertura del suo intervento il presidente nazionale Roberto Falcone ha mostrato condivisione per la ratio del provvedimento che reca disposizioni urgenti in materia di termini normativi in scadenza al 31 dicembre 2024, disponendo la proroga di alcune discipline transitorie e nel contempo provvede ad eliminare termini di imminente scadenza al fine di sancire la fine del regime transitorio e la stabilizzazione della norma. Tuttavia, Falcone ha mostrato forti perplessità: “Le continue proroghe di scadenze e l'introduzione di nuove norme se da un lato cercano di garantire flessibilità in un contesto in continuo mutamento, dall'altro generano incertezza e complessità nel sistema normativo”. Nel documento di audizione pubblicato sul sito del Senato, l'associazione suggerisce alcuni necessari interventi, a partire dalla fattura elettronica nel settore sanitario. “Il settore sanitario è alle prese con la complessa transizione verso la fatturazione elettronica. – ha spiegato Falcone - Nonostante le ripetute proroghe, molti dei soggetti interessati faticano ad adeguarsi ai nuovi obblighi. Suggeriamo quindi un rinvio “lungo” della scadenza al 31 dicembre 2025, sottolineando la necessità di maggiore chiarezza sulle modalità di attuazione”.
In materia di polizze catastrofali poi, i tributaristi riferiscono come l'obbligo di sottoscrivere polizze assicurative per coprire i danni da eventi catastrofali, previsto per il 2025, desti grandi preoccupazioni da parte delle imprese interessate. Intanto si evidenzia che l'adempimento era ed è legato ad un apposito provvedimento del Ministero delle imprese e del made in Italy che doveva essere emanato entro dicembre 2024. “Riteniamo che il 31 marzo 2025 sia un termine eccessivamente breve. – ha aggiunto Falcone - Infatti, le compagnie di assicurazione dovranno, una volta emanato l'atteso decreto, provvedere alla stesura del “contratto di assicurazione” necessario per poi proporre alle aziende le coperture assicurative. La norma istitutiva prevede anche la possibilità di co-assicurare il rischio assunto da ogni impresa di assicurazione. Tutto ciò comporta tempo, ecco perché sarebbe opportuno posticipare l'entrata in vigore di questa misura a tutto il 2025”.
Altro tema attenzionato dalla Lapet è il nuovo obbligo per gli amministratori di società di dotarsi di una PEC dedicata. “Questa disposizione può comportare una duplicazione degli adempimenti. – riferisce Falcone - Infatti, l'imprenditore si troverà a dover controllare non solo la casella PEC della società, ma anche quella personale. Si pensi che in una circolare di una Camera di Commercio è stato già suggerito che la società può indicare quale casella PEC degli amministratori, la medesima PEC della società; allora ci si chiede quale sia l'utilità della novella?”. Opportuno sarebbe un chiarimento interpretativo ed il suggerimento è rivolto ad ottenere uno slittamento di sei mesi nell'attuazione della norma.
In conclusione, la Lapet fa appello al legislatore affinché si tenga conto delle difficoltà incontrate dai professionisti e dalle imprese. Il richiamo è dunque al rispetto dei principi stabiliti dallo statuto del contribuente (legge n. 212/2000) della certezza del diritto e della semplificazione normativa. “Il decreto milleproroghe, in definitiva, se da un lato cerca di rispondere alle esigenze del momento, dall'altro rischia di generare confusione e disorientamento tra i cittadini e le imprese.” ha ribadito Falcone.