“Miliardi di dispositivi alieni invisibili sono nascosti in tutto il mondo per manipolare la nostra specie”: le rivelazioni choc dell’ex ingegnere Nasa Richard Banduric

  • Postato il 30 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Una rete globale e invisibile di sorveglianza, composta da miliardi di minuscoli dispositivi metallici di origine aliena, sarebbe stata sparsa in tutto il mondo con un obiettivo inquietante: “manipolare la nostra specie”. È questa la clamorosa dichiarazione di Richard Banduric, un ex ingegnere propulsivo che vanta un curriculum di altissimo livello, con esperienze in Nasa e Lockheed Martin, e che afferma di aver lavorato a progetti classificati per il Dipartimento della Difesa e l’Air Force statunitense. Le sue affermazioni, rilasciate originariamente nel podcast “Ecosystemic Futures” nel dicembre 2024, sono tornate virali sui social media, aggiungendosi al coro crescente di “whistleblower” che chiedono maggiore trasparenza sui fenomeni UFO.

Secondo Banduric, che oggi è Ceo di Field Propulsion Technologies, questi miliardi di oggetti non sarebbero detriti di UFO precipitati, ma parte di un sistema di sensori occulto. “Il tipo di cose che ho esaminato erano piccole come una scheggia di metallo che si riconfigurava a seconda di dove si trovava. Si occultava e cercava di mimetizzarsi con l’ambiente”, ha rivelato. Questa tecnologia sarebbe “non solo decenni, ma centinaia di anni avanti” rispetto alla nostra. E il suo scopo, avverte l’ingegnere, potrebbe essere sinistro: “[Questi dispositivi] hanno ogni sorta di funzioni. Questo implica davvero che forse questo gruppo [extraterrestre] sta effettivamente manipolando la nostra specie”.

Banduric sostiene che il governo degli Stati Uniti e, soprattutto, diverse organizzazioni non governative (ONG) private, stiano attivamente cercando di decodificare (“reverse engineering”) questa tecnologia. Ma l’impresa è quasi impossibile. “Erano materiali intelligenti”, ha spiegato. “Li guardavi e, mentre cercavi di decodificarli, si trasformavano in polvere” nel giro di uno o due minuti. Un meccanismo di autodistruzione deliberato. Tuttavia, l’analisi isotopica di quella “polvere” avrebbe confermato la sua origine extraterrestre.

Oltre ai minuscoli sensori, Banduric ha parlato anche di gigantesche astronavi a forma di triangolo di cui gli Stati Uniti sarebbero a conoscenza. Questi velivoli, descritti da molti testimoni di avvistamenti UFO, utilizzerebbero una sofisticata tecnologia di occultamento: “Questi triangoli prendevano ciò che stava dietro di loro e lo proiettavano effettivamente di fronte a loro, il che potrebbe equivalere a piegare i raggi di luce attorno al triangolo stesso”, ha spiegato, rendendoli di fatto invisibili. E ha aggiunto con certezza: “Non sono nostri”. Una testimonianza che si lega a quella di Matthew Brown, ex funzionario della sicurezza nazionale Usa, che ad aprile ha rivelato di aver letto rapporti classificati su un grande Ufo a triangolo nero che si era “smaterializzato” dal nulla sopra navi russe nel Pacifico.

Secondo un altro ospite dello stesso podcast, il ricercatore Ufo Hal Puthoff, le forze armate statunitensi avrebbero recuperato e starebbero studiando almeno 10 velivoli extraterrestri fin dagli anni ’40. Banduric, che afferma di aver perso l’accesso a questi progetti dopo aver deciso di parlare pubblicamente nel 2024, non ha fornito prove fisiche a sostegno delle sue affermazioni.

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