Milano, l'80% dei reati è commesso da stranieri: due su 10 sono minori
- Postato il 27 novembre 2025
- Milano
- Di Libero Quotidiano
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Milano, l'80% dei reati è commesso da stranieri: due su 10 sono minori
I numeri non mentono. Mai. E quelli messi sul tavolo dal questore di Milano, Bruno Megale, durante l'audizione in Commissione Parlamentare d'inchiesta sulle periferie, scattano un'istantanea di Milano tanto precisa quanto allarmante: 8 reati predatori su 10, vale a dire furti, rapine e scippi sono commessi da stranieri. «A Milano, i reati predatori vengono commessi all'80% da stranieri, il 20% dei quali sono minori non accompagnati. In città, tra l'altro, abbiamo una concentrazione di minori non accompagnati molto alta: circa il 10% di quelli presenti a livello nazionale». Questi sono dati oggettivi, non opinioni. Con buona pace di chi, dai propri salotti, predica l'integrazione senza se e senza ma.
D'altra parte, basta riavvolgere il nastro di poche ore per avere un assaggio della situazione. Domenica scorsa un gambiano 20enne aveva tentato di rubare uno smartphone a un 19enne ucraino in piazza Luigi di Savoia, vicino alla stazione Centrale rimediando talmente tanti calci e pugni da dover essere recuperato in gravissime condizioni all'Ospedale Fatebenefratelli. Non saranno stati due minori ma poco ci manca. E pochi giorni prima un tunisino di 17 anni (in compagnia di un italiano di 16) era stato arrestato dopo che aveva minacciato con un coltello un coetaneo in piazza Leonardo Da Vinci, zona Città Studi, rapinandogli lo smartphone e quello che aveva nel portafogli, ovvero 150 euro. «Ma è in corso un'azione coordinata molto forte in tema di sicurezza e in generale i reati risultano in calo», ha detto ancora il questore che poi ha guardato al futuro prossimo.
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Già, perché il conto alla rovescia verso le Olimpiadi è iniziato. Però, prima ancora che pensare all'inizio delle gare il 4 febbraio prossimo, la priorità è garantire la sicurezza. Il suo monito è chiaro: «Andiamo verso le Olimpiadi, un evento che richiamerà l'attenzione internazionale, avremo tutti gli occhi puntati su Milano soprattutto nei giorni prossimi alle inaugurazioni, e quindi c'è un'attenzione molto particolare, c'è un attento servizio di osservazione e di pianificazione». Proprio per far fronte a questa esigenza, solo per la città di Milano sono previste oltre 2 mila persone di rinforzo che saranno dedicate ai servizi connessi proprio per non sottrarre o drenare altre risorse dal territorio». E ha concluso: «Al netto del fatturato dal 2022, a Milano, possiamo disporre di circa 300 unità in più».
Da Roma a Milano, nelle stesse ore dell'audizione, si è tenuta una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto, Claudio Sgaraglia, a cui hanno partecipato anche il sindaco, Giuseppe Sala, i rappresentanti delle Forze di Polizia territoriale ei referenti delle associazioni di categoria del settore dei pubblici esercizi per far fronte al fenomeno dei maranza nelle zone della movida e individuare una serie di strategie e azioni comuni per prevenire illeciti e situazioni di pericolo. In questo senso è stato rinnovato l'impegno per «favorire l'impiego di ulteriore personale addetto ai servizi di controllo presso gli esercizi dei quartieri interessati», si legge in una nota della prefettura. Azioni che arrivano proprio nel momento in cui la fiamma olimpica ha iniziato il suo viaggio.
Infine il caso dei ragazzi che hanno accolto lo studente della Bocconi in corso Como. «Sono tutti e cinque italiani, provenienti da un quartiere bene di Monza, e non avevano nessun curriculum di natura criminale», eppure «hanno colpito un ragazzo che era ormai vulnerabile, lo hanno accoltellato causandogli dei danni particolarmente importanti», spiega il questore, «sono ragazzi che non hanno dimostrato nessuna forma di empatia, nessuna forma di pentimento né rimorso. Anzi, con certi commenti hanno esaltato l'azione. C'è anche da chiederci dove stiamo sbagliando, perché questi certamente non sono maranza. Al tempo stesso non dobbiamo fare l'errore di pensare che questi ragazzi sono delle persone fragili, perché fanno anche dei reati particolarmente efferati».
Concludendo il suo intervento il questore ha osservato che se il 20% degli 830 arrestati per reati predatori sono minorenni, «certamente avvertiamo che c'è un abbassamento dell'età in cui si commettono certe forme delinquenziali e, purtroppo, spesso, spesso utilizzano anche coltelli o altri strumenti per delinquere». Per questa ragione la Questura sta mettendo in piedi una serie di servizi specifici nei luoghi della movida un po' più calda.
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