Milano Cortina, la Fiamma Olimpica è sbarcata in Italia: Paolini e Malagò l'hanno consegnata a Mattarella
- Postato il 4 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Ha preso un volo da Atene ed è atterrata a Roma, pronta ad essere portata in tutti i vicoli, le strade e le piazze del bel Paese nei prossimi due mesi, accolta sempre da una folla festante e gioiosa. È il privilegio di essere “fiamma olimpica”: più di un simbolo, una vera e propria icona in un mondo che da oltre 125 anni la pone come stella polare per miliardi di appassionati, molti dei quali attendono gli anni pari proprio perché sono quelli nei quali si disputano i giochi olimpici. E così l’Italia si appresta a diventare una volta di più la capitale dello sport mondiale, con l’arrivo della fiamma nella Capitale che apre ufficialmente la strada che porta alla cerimonia di inaugurazione di Milano-Cortina.
- Paolini tedofora al Panathinaiko, poi il viaggio da Mattarella
- L'emozione di Malagò: "Non c'è niente di più sacro"
Paolini tedofora al Panathinaiko, poi il viaggio da Mattarella
Ad accompagnare il viaggio della fiamma, partita nel primo pomeriggio da Atene e atterrata a Roma intorno alle 17,30, c’erano il presidente della Fondazione Milano-Cortina (nonché ex presidente del CONI) Giovanni Malagò, l’attuale presidente del CONI Luciano Buonfiglio e pure Jasmine Paolini, la medagliata di Parigi 2024 che ha partecipato alla cerimonia in terra ateniese presso lo stadio Panathinaiko (è stata una delle prime tedofore, ricevendo il testimone direttamente da Filippo Ganna) e che è scesa per prima dalle scalette dell’aereo atterrato a Fiumicino, mostrando la fiamma assieme a Malagò.
Mezzora circa dopo l’arrivo in Italia,la fiamma olimpica è stata mostrata davanti alle stanze del Quirinale, dove ad attenderla c’era Sergio Mattarella, che l’ha accolta ufficialmente all’interno dello Stato italiano e che domani mattina parteciperà alla cerimonia inaugurale del viaggio della fiamma, alla quale sarà presente anche la premier Giorgia Meloni.
L’emozione di Malagò: “Non c’è niente di più sacro”
Nella brevissima cerimonia tenuta al Quirinale, a prendere la parola è stato Giovanni Malagò, tra i fautori delle olimpiadi organizzate da Lombardia e Veneto (ma sarebbe meglio dire da tutto il Nord Italia, visto che alcune discipline si disputeranno anche in Trentino Alto Adige e Piemonte).
“Non c’è qualcosa di più sacro di portare la fiamma olimpica. È la dimostrazione concreta del fatto che ci stiamo avvicinando in modo prepotente, romantico, iconico e storico. Le aspettative sono molto alte, bisogna tenerne conto. Mancano due mesi, abbiamo bisogno di ogni giorno perché l’organizzazione è molto complessa.
Ogni giorno c’è una cosa nuova da fare, non saremo pronti finché non sarà messo a posto ogni dettaglio, ma tutti si stanno adoperando per rendere possibile qualcosa di unico nel suo genere”, ha concluso l’ex presidente del CONI, prima di consegnare la lanterna nelle mani del Capo dello Stato. Domani mattina, come detto, la cerimonia ufficialmente di inaugurazione del viaggio della fiamma (Gregorio Paltrinieri sarà il primo tedoforo): 12.000 km, 300 comuni, 60 città toccate.