Milano-Cortina, ecco come sarà la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali
- Postato il 16 ottobre 2025
- Di Panorama
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Milano si prepara a vivere un momento storico. Il 6 febbraio 2026, lo Stadio di San Siro accoglierà la Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina, in quello che oggi, alla presentazione della Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici, è stato definito «un ultimo tributo a San Siro, icona di Milano».
«Uno dei jolly per la nostra candidatura era avere la cerimonia inaugurale a Milano nello stadio San Siro», ha dichiarato Giovanni Malagò, Presidente di Fondazione Milano Cortina, durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi proprio nel cuore dello stadio. «Tutto quello che rappresenta San Siro è un unicum». E in effetti, la scelta di questo palcoscenico non è casuale: pochi luoghi al mondo condensano come il Meazza storia, passione e identità collettiva.

Una rivoluzione nel format olimpico
La Cerimonia di Apertura rappresenta tradizionalmente il momento più atteso di ogni Olimpiade, quello che concentra il maggior numero di atleti, dignitari internazionali e spettatori televisivi. Ma Milano-Cortina 2026 romperà gli schemi: per la prima volta nella storia dei Giochi, la cerimonia sarà diffusa.
Un format innovativo che rispecchia perfettamente il modello policentrico di questi Giochi, primo esempio di Olimpiadi invernali distribuite su più territori, fra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige.
L’alzabandiera e l’accensione del braciere olimpico avverranno simultaneamente in due luoghi: a Milano, all’Arco della Pace, e a Cortina d’Ampezzo, in Piazza Dibona. Ma l’innovazione più spettacolare riguarderà la sfilata degli atleti, che si svolgerà contemporaneamente in quattro località: Milano, Cortina, Livigno e Predazzo, in Val di Fiemme.
Anche la tradizione dei portabandiera subirà una trasformazione. L’Italia ne avrà quattro: due uomini e due donne, divisi tra Milano e gli altri territori olimpici. Gli altri paesi partecipanti ne avranno due, uno a Milano e uno distribuito negli altri luoghi dei Giochi.
Armonia: il filo conduttore
Il tema scelto per la Cerimonia è “Armonia”, un concetto che Marco Balich, Creative Lead dell’evento e già autore di memorabili cerimonie olimpiche, ha definito come «la capacità di trasformare i nostri valori in immagini, suoni ed emozioni condivise».
L’elemento scenico centrale nello Stadio San Siro sarà costituito da quattro rampe che collegheranno simbolicamente tutti i territori olimpici: Predazzo, Livigno-Bormio, Cortina-Anterselva e Milano. Una metafora visiva dell’interconnessione e della capacità italiana di fare sistema.
Un viaggio nella bellezza italiana
La Cerimonia racconterà l’atmosfera di bellezza senza tempo dell’Italia, ripercorrendo la storia millenaria del nostro Paese. Da Leonardo Da Vinci a Cristoforo Colombo, dalla moda al design, dall’arte alla musica, lo spettacolo celebrerà l’Italia che ha sempre saputo trasformare la tradizione in avanguardia.
Un tributo speciale sarà dedicato a Giorgio Armani, simbolo dell’eccellenza italiana e sponsor delle divise olimpiche della squadra azzurra, incarnazione perfetta di quel mix tra creatività, rigore ed eleganza che il mondo ci riconosce.
La direzione musicale sarà affidata ad Andrea Farri, mentre il primo nome annunciato del cast è quello dell’attrice Matilda De Angelis, volto internazionale del cinema italiano, che sarà una delle voci narrative dello show. «Sarà un racconto che emoziona e fa riflettere, dove ogni gesto e ogni immagine saranno parte di un disegno condiviso», ha spiegato Maria Laura Iascone, Direttrice delle Cerimonie.
L’impatto economico e turistico
Le aspettative economiche sono altissime. L’indotto stimato per le olimpiadi Milano-Cortina si aggira tra i 500 e i 550 milioni di dollari, mentre le previsioni parlano di un raddoppio delle visite per la città di Milano nel periodo olimpico rispetto alla media.
Numeri che testimoniano l’impatto che un evento di questa portata può avere sul territorio, non solo in termini di visibilità internazionale, ma anche di ricadute concrete sull’economia locale.