Milan-Roma, Gimenez subito in campo: l'idolo Ibra, il sogno rossonero, il 7 scelto per Sheva e la Bibbia

  • Postato il 4 febbraio 2025
  • Di Virgilio.it
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Neanche il tempo di arrivare e subito Gimenez si è messo la squadra sulle spalle. La responsabilità la sente, lo hanno preso per fare i gol che non ha realizzato Morata. Un finalizzatore cha al Feyenoord ha dimostrato di fare gol in tutti i modi. Il messicano in conferenza stampa si è presentato al mondo rossonero con sobrietà, rivelando anche qualche retroscena di mercato e qualche curioso aneddoto. Ora nelle sua testa c’è già la Roma e ha fatto chiarezza sulla sua condizione fisica, visto il piccolo problema rimediato in Champions League.

Gimenez punta subito la Roma

“Uno dei miei sogni principali sin da bambino era giocare in Europa e l’ho avverato. E ora che sono in Europa e in un grande club voglio lasciare la mia impronta” – si è presentato così Gimenez in conferenza stampa. L’attaccante messicano ha poi tranquillizzato tutti sul suo stato di salute e ha puntato subito la prossima sfida contro la Roma: Ho avuto un piccolo infortunio nell’ultima partita, ma adesso sono prontissimo. La punta è pronta e Conceicao dovrebbe lanciarla subito dal primo minuto, mentre resta qualche dubbio in più sull’utilizzo immediato di Joao Felix.

Poi il messicano ha parlato dell’evoluzione del suo trasferimento: “Per prima cosa anche se mi stavano seguendo dal mercato scorso ho cercato di concentrarmi sul gioco. La famiglia e il gruppo dietro di me ha fatto che sia possibile. Sono un uomo di fede e ho lasciato che tutto fosse lasciato nelle mani di Dio”. L’ex Feyenoord ha dimostrato una grande feeling con le porte avversarie: “Posso promettere che farò tutto il possibile. Non credo nell’individualismo ma nel gioco di squadra. Questa è una squadra competitiva che può vincere tanto. Quanti gol? Non prometto un numero X di gol ma farò il massimo“.

L’idolo Ibra e la 7 per la Bibbia e Shevchenko

Sul suo idolo: Uno che seguo da calciatore è proprio Zlatan. Sento questa responsabilità, è meraviglioso per me. Punti forti? La passione, la potenza. Poi ci saranno dettagli da limare, cosa che farò qui”. Poi ha proseguito:Quanto è stato difficile convincere il Feyenoord a lasciarti partire? A questo dovrebbe rispondere Zlatan e i miei rappresentanti, sono loro che hanno spinto. Io dovevo solo giocare e lasciare tutto nelle mani di Dio. Noi giocatori non entriamo nei negoziati e nelle litigate, pensiamo a giocare”.

L’attaccante ha spiegato anche il motivo dietro la scelta della maglia numero 7: “Ha tanti significati, intanto era disponibile e poi è li numero di Shevchenko. E nella Bibbia è il numero perfetto, sceglierlo è stato semplice”.

Gimenez e l’esultanza misteriosa

Gimenez ha fatto chiarezza anche sull’esultanza in Champions League, quando ha baciato la maglia del Feyenoord, un gesto che aveva messo in dubbio il suo passaggio al Milan: “Anche nelle partite precedenti l’ho fatto, per dire che siamo qui e presenti. Effettivamente a livello mediatico è scoppiato uno scandalo, ma di solito faccio così quanto segno. Il messicano, per ironia del destino, sfiderà proprio la sua ex squadra ai playoff di Champions League: “Sarà un momento bellissimo. È il calcio, succede. Sarà speciale, era la mia famiglia e continuerà a esserlo“.

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Virgilio.it

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