Milan, Modric svela le differenze tra Mourinho, Allegri e Ancelotti e la confessione su Cristiano Ronaldo
- Postato il 31 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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A tutto Modric. Il 40enne fuoriclasse del Milan si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui si è soffermato anche sulla differenza tra alcuni degli allenatori top che ha avuto nel corso della sua immensa carriera: da Mourinho ad Allegri, passando ovviamente per Ancelotti. E in merito allo Special One svela un clamoroso retroscena legato a Cristiano Ronaldo.
- Milan, parla Modric: Mourinho come Allegri
- La confessione su Cristiano Ronaldo
- Il debole per Carlo Ancelotti
Milan, parla Modric: Mourinho come Allegri
Quarant’anni e non sentirli. Chi aveva dubbi sul croato per via della carta d’identità, è stato costretto a ricredersi. Modric ha presso immediatamente per mano il Milan e l’ha riportato fino a un passo dalla vetta. Infinito, eterno, unico calciatore capace di scaldare il disinteressato pubblico arabo nelle tre partite di Supercoppa giocate nel silenzio di Riad.
Al CorSera Luka ha parlato anche dei suoi allenatori. Di Mourinho, che ha avuto un solo anno a Madrid, e di Allegri, che sarà probabilmente l’ultimo tecnico prima di appendere gli scarpini al chiodo. “Max è uguale a Mourinho: ti dice in faccia che cosa è giusto e che cosa è sbagliato. L’onestà è fondamentale”. E sul lusitano aggiunge: “È speciale, sia come allenatore sia come persona”.
La confessione su Cristiano Ronaldo
Tornado anche ancora sullo Special One, evidenzia come sia stato il tecnico più duro che abbia mai avuto. “L’ho visto far piangere Cristiano Ronaldo nello spogliatoio, un uomo che dà
tutto in campo, perché una volta non ha rincorso il terzino avversario. Mourinho è molto diretto con i giocatori, ma è onesto”. E continua: “Ha trattato Sergio Ramos e un nuovo arrivato allo stesso modo: se aveva qualcosa da dirti, la diceva”. Fu proprio l’ex coach dell’Inter del triplete a portare Modric al Bernabeu via Tottenham. “Senza Mourinho non sarei mai arrivato. Mi pento di averlo avuto solo per una stagione”.
Il debole per Carlo Ancelotti
Non ha dubbi, il croato, quando il discorso si sposta su Carlo Ancelotti. “Il numero uno. È difficile trovare le parole, per la sua personalità, non solo per le sue qualità in panchina”. Modric ricorda il rapporto che aveva instaurato col tecnico italiano, ora ct del Brasile dopo l’addio al Real.
“Abbiamo parlato del Milan molte volte quando eravamo a Madrid. Ricordo quando l’ho incontrato. Era solo in città. Mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Vieni, vieni a cena con me‘. Abbiamo parlato per ore, di tutto. Di calcio, di famiglia, della vita. Di solito, gli allenatori non si fidano dei loro giocatori. Lui sì”. I colori rossoneri erano nel suo destino, anche se era certo che avrebbe chiuso la carriera in Spagna. Ma approdare nel capoluogo lombardo è stata la realizzazione del sogno di quel bambino che aveva scelto di tifare per il Milan, perché è lì che giocava l’idolo Zvone Boban.