Milan-Inter, il derby Primavera finisce in rissa: esplode la tensione, rigore contestato
- Postato il 8 marzo 2025
- Di Virgilio.it
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Sarà stato pure un derby di Primavera, ma intanto la sfida tra Milan e Inter si è svolta sul filo di una tensione che nulla aveva da invidiare ad un match delle prime squadre. Tra un rigore che ha scatenato qualche dubbio e un climax finale con lo scontro tra le panchine, la partita valida per la 29esima giornata di Primavera 1 si è chiusa 1-1, ma tra provocazioni e tensioni.
- Milan-Inter Primavera, polemiche per il rigore dubbio
- Si accende la rissa nel finale del derby
- Caos anche in Frosinone-Napoli: i partenopei protestano per reti dubbie
- Malasomma bersaglio di insulti, e sul finale scoppia la rissa
Milan-Inter Primavera, polemiche per il rigore dubbio
Si è trattato del terzo derby in questo stagione tra le due rappresentative U20 di Milano, con il clima che è iniziato ad avvelenarsi per l’episodio più controverso della partita che si è svolta al Centro Sportivo Vismara. Verso il 18′ Lavelli cavalca verso l’area per cercare il vantaggio per l’Inter. Interviene però il portiere Longoni, che blocca e atterra il centravanti.
Tuttavia questo fallo è parso opinabile, in particolare e ovviamente alla panchina rossonera, con il tecnico Guidi che ha perso le staffe alla decisione dell’arbitro di convalidare il rigore. Sia come sia, i nerazzurrini vanno sull’1-0 con Berenbruch, che dal dischetto non fallisce il colpo.
Si accende la rissa nel finale del derby
Nella ripresa il Milan però si prende la rivincita, capitalizzando il cambio di modulo e ottenendo il pareggio con la rete ad opera di Perrucci, reduce da una stagione precedente difficile a causa dell’infortunio al crociato e al menisco (tornando al gol lo scorso settembre in Milan-Cesena, finita anch’essa 1-1).
La partita si trascina con il risultato finale di parità, ma come abbiamo detto nella coda finale si trascende. Ad innescare la micca Comotto, reo secondo la panchina nerazzurra di sospette perdite di tempo tali da impedire loro di poter tentare l’assalto in cerca del vantaggio.
Apriti cielo: Guidi e il suo staff – come riporta l’edizione online della Gazzetta dello Sport – si precipitano a fine partita a difesa del loro giocatore, e scoppia così il parapiglia che vede alla fine il tecnico del Milan Primavera espulso.
Per la cronaca, il Milan era reduce dal successo negli altri due derby, quello in campionato vinto 3-1 e quello in Coppa Italia, dove aveva avuto la meglio ai rigori. E sempre per la cronaca, nella classifica della Primavera 1 svetta la Roma, con l’Inter che ha fallito il sorpasso dopo la sconfitta dei giallorossi contro il Cagliari, restando comunque a due punti di distacco, mentre il Milan è sesto, a -13 dalla vetta.
Caos anche in Frosinone-Napoli: i partenopei protestano per reti dubbie
Ed è stato un pomeriggio scoppiettante (ma non nel senso migliore del termine) anche in quel di Ferentino, dove all’impianto della Cittadella dello Sport si è disputato il match di Primavera 2 tra Frosinone e Napoli.
I partenopei U20 hanno perso per 3-1, mancando pure loro l’assalto alla vetta dove stazionano proprio i ciociari (con 3 punti di vantaggio sui rivali, ora diventati 6). Anche in questo caso ci sono state delle polemiche da una parte, quella napoletana, su episodi arbitrali considerati dubbi, in particolare riguardo le reti del vantaggio rivale ad opera di Cichero (si parla di presunto fuorigioco) e di Barcella (presunto fallo di mano a viziare l’azione).
Malasomma bersaglio di insulti, e sul finale scoppia la rissa
A rendere più pesante l’atmosfera anche le espulsioni di Esposito e Colella che hanno lasciato il Napoli in nove. E ancora, alcune testate sportive riferiscono di insulti pesanti nei confronti di uno degli azzurrini, Malasomma, che a quanto pare è stato bersagliato con epiteti del tipo “camorrista” dagli spalti ciociari (si parla in particolare di una tifosa del Frosinone che ha preso di mira il trequartista potenziale risorsa futura per la prima squadra).
Infine, pure qui non è mancata una rissa, pare scatenata dal portiere di riserva del Frosinone a causa della sua esultanza giudicata provocatoria dagli azzurrini.