Milan, il rigore vittoria contro la Fiorentina non piace a nessuno

  • Postato il 20 ottobre 2025
  • Di Panorama
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La mano di Parisi che si appoggia sul collo di Gimenez. Sfiora anche il volto provocando la caduta dell’attaccante rossonero a due passi dal pallone, in posizione ideale per tentare la conclusione. La scena del “crimine” della domenica calcistica è racchiusa in questi pochi frame e in una revisione di qualche minuto suggerita dal Var Abisso all’arbitro di campo Marinelli; che in presa diretta non aveva concesso nulla e, dopo la passeggiata al video, ha optato per il calcio di rigore.

Una decisione che ha mandato su tutte le furie la Fiorentina e che non è piaciuta nemmeno ai vertici arbitrali. Non era calcio di rigore, questa la sintesi. La spiegazione è racchiusa nella battaglia che da inizio stagione il designatore Gianluca Rocchi ha aperto con i suoi uomini contro i giocatori che simulano contatti in faccia, sperando che il Var intervenga. Ecco, le mani portate da Gimenez al volto possono essere considerate questo: una accentuazione degli effetti di un colpo estremamente lieve e che non doveva essere considerato punibile.

Questa è la risposta che gli addetti ai rapporti con le società daranno alla Fiorentina arrabbiata. Impossibile accettare che una tipologia ormai codificata come “non fallo”, con diversi precedenti in questo campionato a partire dal gol con cui la Juventus ha battuto l’Inter in extremis, sia stata improvvisamente ribaltata nella percezione. Colpa in primo luogo di chi era in Sala Var a Lissone (Abisso) mentre la Fiorentina se la prende anche con l’arbitro Marinelli che non ha avuto la forza di mantenere la decisione di campo.

Il senso della posizione dei vertici arbitrali è chiaro: non c’è spazio per rigori “leggeri”, a maggior ragione se conquistati con un atteggiamento di accentuazione o simulazione degli effetti di colpi o strisciate che sono episodi da campo e tali devono restare. Fa fede la linea presa nei mesi scorsi, non il cortocircuito innescato da Abisso e Marinelli nella notte di San Siro.

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Panorama

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