Milan, equivoco Leao: se non punta, dove può giocare con Allegri? La sfida di Max e cosa rischia il portoghese
- Postato il 7 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Chi ha incastrato Rafa Leao? Da potenziale craque il portoghese si è trasformato in equivoco tattico da risolvere al più presto e nel modo più proficuo possibile. A sciogliere la matassa dovrà essere Max Allegri, sarto abituato a lavorare stoffa pregiata ma non semplice da gestire. Resta da capire come, dal momento che nel 3-5-2 attuale del Milan, il 26enne di Almada non ha un vero e proprio posto in campo.
- Esiste un Milan senza Leao
- Un centravanti troppo atipico
- Gli altri ruoli possibili
- Si cambia sistema di gioco?
Esiste un Milan senza Leao
Tutta colpa dell’infortunio. Rafa Leao ha perso l’intera prima parte di stagione, costringendo Max Allegri a farne a meno. E l’allenatore del Milan la contromisura per fare bene anche senza il portoghese l’ha trovata eccome.
Tolto l’esordio choc contro la Cremonese, i rossoneri hanno avuto un convincente avvio con 13 punti in 6 gare e il successo sul Napoli campione d’Italia.
Un centravanti troppo atipico
In questo breve lasso di tempo, durato lo spazio di 6 partite più Coppa Italia, l’ex Lilla ha avuto giusto una manciata di minuti peraltro neppure gestiti nella maniera migliore. La verità è che viene visto come potenziale centravanti nel 3-5-2 impostato dall’ex tecnico della Juve. Davanti nel ruolo avrebbe solamente Gimenez, ancora a secco di reti, ma la sensazione è che non sia proprio la zolla di campo più congeniale alle qualità tecniche del lusitano.
C’è poi anche una questione che va trattata. Leao non ha proprio il killer instinct della punta centrale. Solo due volte in carriera è arrivato in doppia cifra in campionato ed una sola da quando veste il rossonero. Pure nell’ultima sfida contro la Juventus, si è visto come il portoghese non sia proprio implacabile sotto porta. Spesso, poi, alle scarpette predilige le ciabatte: un’indolenza che ha dato fastidio a molti e che probabilmente gli ha impedito di compiere quell’atteso salto di qualità.
Gli altri ruoli possibili
Alternative? Non ce ne sono molte, con il sistema di gioco attuale. Certo, in qualche occasione Leao può essere impiegato da seconda punta ma è difficile mettere a sedere un calciatore come Pulisic.
Quest’ultimo, al netto del rigore sbagliato, è capocannoniere della Serie A con 4 reti all’attivo oltre ad essere un calciatore determinante in mille altre maniere. Ed è utopistico immaginare che il portoghese possa essere impiegato a tutta fascia alla stregua di un Estupinan o un Bertesaghi qualsiasi.
Si cambia sistema di gioco?
Partiamo da un presupposto. Max Allegri non è certamente un tecnico schiavo di alcun tipo di principio tattico. Nella sua lunga carriera in panchina, il vate livornese ha cambiato svariati moduli adattandosi sempre ai calciatori a disposizione. In passato, alla Juventus, fu capace di far convivere dal primo minuto Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain in un 4-2-3-1 all’epoca suggestivo e di certo poco preventivabile.
Per questo non dovrebbe sorprendere se anche in rossonero, decidesse alla fine di ritoccare questo 3-5-2. Il nocciolo della questione, però, è che così l’allenatore sta ottenendo risultati ed è l’unica cosa che conta. Allo stato attuale un cambiamento del sistema di gioco non è da mettere in conto per questo semplice motivo. Lo ha spiegato lo stesso Allegri in conferenza stampa. Toccherà dunque a Leao combattere per riprendersi una maglia da titolare e convincere l’allenatore di esserne meritevole. Di sicuro con un atteggiamento diverso da quello visto a Torino.