Milan-Como in Australia: anche Infantino dice sì, l’Assocalciatori difende Rabiot dall’attacco di De Siervo
- Postato il 9 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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È un sì informale quello di Gianni Infantino, ma rende sempre più reale la possibilità che Milan-Como si disputi in Australia: il presidente della Fifa avalla l’iniziativa della Lega Calcio, che dopo aver incassato anche l’ok della Uefa sente il traguardo vicino. Intanto, però, l’a.d. Luigi De Siervo finisce nel mirino dell’Assocalciatori per il duro attacco ad Adrien Rabiot.
- Milan-Como in Australia, il sì di Infantino
- La benedizione di Infantino
- La polemica Rabiot-De Siervo
- La difesa dell’Assocalciatori
Milan-Como in Australia, il sì di Infantino
Dopo la Uefa, anche la Fifa dà il via libera alla proposta della Lega Calcio Serie A di disputare Milan-Como a Perth, in Australia. L’autorizzazione formale della Federazione internazionale non è ancora arrivata, ma il presidente Gianni Infantino ha anticipato la sua posizione in occasione dell’Assemblea Generale dell’EFC a Roma. Di fatto, anche l’ultimo grande ostacolo per trasferire il derby lombardo tra rossoneri e lariani nell’altro emisfero è praticamente superato.
La benedizione di Infantino
L’ok di Infantino è arrivato con dichiarazioni piuttosto caute e non prive di alcuni distinguo, ma in sostanza il numero uno della Fifa si è detto pronto a sostenere l’iniziativa della Lega Calcio. “Nel calcio abbiamo una struttura di tipo internazionale e nazionale – ha detto Infantino a Roma – però si tratta di una sola partita”. “È stata una proposta della Lega Calcio Italiana – ha poi aggiunto il numero uno della Fifa – però questa possibilità va regolata in ogni caso: la deregulation in questo campo non aiuta nessuno”
La polemica Rabiot-De Siervo
Insomma via libera a Milan-Como a Perth, in base al successo dell’operazione la Fifa si riserva di stimolare la produzione di una norma a riguardo o di produrla da sé. Intanto in Italia l’iniziativa continua a far discutere, soprattutto dopo le dichiarazioni di Adrien Rabiot, il primo calciatore a venire allo scoperto con la propria opinione sull’argomento: “È totalmente assurdo giocare a migliaia di km di distanza”, aveva detto il centrocampista del Milan, al quale aveva prontamente risposto Luigi De Siervo, a.d. della Lega Calcio. “Rabiot è pagato per giocare a calcio, dovrebbe avere maggiore rispetto del Milan, suo datore di lavoro”, le parole del dirigente a cui oggi ha replicato l’Assocalciatori.
La difesa dell’Assocalciatori
L’Aic, infatti, ha preso le difese di Rabiot, ricordando che i calciatori hanno diritto a esprimere liberamente le proprie idee. “I calciatori sono liberi di esprimersi. Le legittime riflessioni di un atleta non andrebbero messe polemicamente in relazione con i suoi guadagni, ma ascoltate e accolte con spirito costruttivo”, ha dichiarato Umberto Calcagno, presidente dell’Assocalciatori, riferendosi alle parole di Rabiot. Calcagno ha poi ricordato che molti giocatori sono preoccupati “per la loro salute e per la qualità dello spettacolo offerto” a causa dei calendari troppo fitti. Un problema al quale, ora, potrebbero aggiungersi le trasferte intercontinentali.