Milan, cessioni e plusvalenze coprono la mancata Champions League

  • Postato il 10 agosto 2025
  • Di Panorama
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Una cessione dopo l’altra, il Milan è riuscito nell’impresa di cancellare gli effetti negativi sul bilancio della mancata qualificazione alla prossima Champions League. Una montagna alta 60 milioni di euro (59,4 i premi ricevuti dalla Uefa nella scorsa stagione) cui aggiungere qualche mancato incasso a San Siro. Sarà un mercato creativo, aveva anticipato a marzo una fonte a conoscenza delle strategie societarie, dove per creativo si intendeva di cessioni e reinvestimenti. E’ stato così e i risultati in termini economici sono notevoli. Sul campo, si vedrà e toccherà a Max Allegri gestire l’ennesima rivoluzione della rosa.

Escludendo le cessioni pesanti concretizzate prima del 30 giugno e che hanno alimentato il bilancio chiuso nella stessa data – sarà il terzo consecutivo in attivo per il club rossonero – alla metà di agosto il Milan ha venduto giocatori per 76 milioni di euro (più 21 di bonus di cui 7 già garantiti) per un totale di 147 (più altri 18 di bonus vari) aggiungendo il riscatto di Kalulu da parte della Juventus e l’addio di Reijnders con destinazione Manchester City.

Il dato più interessante è quello delle plusvalenze, il meccanismo “creativo” che consente al Milan di mettere una pezza al buco dei mancati ricavi della prossima Champions League. Con l’ultimo colpo in uscita, quello di Thiaw al Newcastle, dal 1° luglio la dirigenza rossonera ne ha già accumulate oltre 56 milioni e non è finita qui. “Quota 60”, infatti, è già virtualmente stata raggiunta con i 7 dell’obbligo di riscatto di Pobega da parte del Bologna che matureranno nei prossimi mesi. In attesa di altre uscite pesanti per il bilancio.

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La lista comincia a giugno con l’addio di Tijani Reijnders, destinazione Manchester City: 57 milioni di euro garantiti più altri 15 di bonus (alcuni semplici da raggiungere e altri meno). Poi il riscatto di Pierre Kalulu da parte della Juventus: 14 milioni subito e 3 di bonus. Due operazioni che hanno liberato risorse da reinvestire per circa 70 milioni di euro e generato una plusvalenza complessiva da 58,6 scritta nel bilancio chiuso lo scorso 30 giugno.

Da qui in poi tutti i movimenti sono serviti a riparare gli effetti dell’ottavo posto nell’ultima classifica, l’ormai famosa “quota 60 milioni” da scalare per non obbligare RedBird al primo passivo della sua era. Theo Hernandez venduto per 25 milioni all’Al Hilal di Inzaghi, a un anno dalla scadenza del contratto, è valso una plusvalenza da 22,2 inferiore solo a quella generata dalla cessione di Malik Thiaw al Newcastle per 36 più 4 milioni: 32,5 l’effetto benefico sui conti.

Insieme ai due affari maggiori in uscita, un corollario di piccole o medie operazioni con impatti immediati o futuri. Tommaso Pobega è andato al Bologna per un milione con obbligo condizionato di altri 7, una sorta di cessione mascherata che produrrà i suoi effetti nei prossimi mesi e che sarà tutta plusvalenza. La speranza del Milan è che accada anche con Lorenzo Colombo (prestito oneroso da un milione più 9 di diritto di riscatto a favore del Genoa), mentre sono già certi i soldi incassati dall’addio di Marco Pellegrino verso il Boca Juniors: 3,5 milioni di cui 2,3 di plusvalenza.

Unico neo, il segno meno (2,3 milioni) per l’operazione Emerson Royal, investimento fallimentare della scorsa estate spedito al Flamengo per 9 milioni più uno di bonus senza, però, riuscire a coprire gli 11 abbondanti ancora a bilancio come valore del cartellino.

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Da questo conto rimane fuori per il momento Alvaro Morata. L’attaccante spagnolo che ha ballato in rossonero per solo mezza stagione, acquistato un anno fa per 13 milioni di euro dall’Atletico Madrid e poi parcheggiato al Galatasaray in gennaio per 3, va al Como con una formula che dovrebbe consentire ai rossoneri di andare alla pari, senza segnare munusvalenze.

Infine i giocatori ancora sul mercato o che hanno richieste da altri club. Il nome più pesante è quello di Yunus Musah, il cui peso sul bilancio è di 12,7: qualunque cifra superiore potrebbe generare plusvalenza da aggiungere al totale. Lo stesso vale per Ismail Bennacer, valore a bilancio 2,8 milioni, Noah Okafor (9,3), Yacine Adli (2) e Samuel Chukwueze (20 circa).

Denaro che servirà anche per completare il mercato di entrata, già movimentato dagli acquisti di Ricci, Modric e dall’investimento forte su Ardon Jashari, costato circa 40 milioni di euro. E aspettando di conoscere chi sarà il centravanti da aggiungere a Gimenez in una short list che comprende Vlahovic e Hojlund.

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Panorama

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