Migranti da Paesi sicuri, la Cassazione smonta le tesi del governo: “Il potere di accertamento del giudice non può essere limitato”

  • Postato il 19 dicembre 2024
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Nelle motivazioni della sentenza sul rinvio pregiudiziale del Tribunale di Roma, la Cassazione smonta la tesi del governo secondo cui non compete ai giudici dire se un Paese è sicuro. Al contrario, la prima sezione civile della Corte suprema hanno stabilito che “il potere di accertamento” del giudice “non può essere limitato dalla circostanza che uno Stato sia incluso nell’elenco di paesi da considerare sicuri sulla base di informazioni vagliate unicamente nella sede governativa”. La sentenza non riguarda le prime convalide dei trattenimenti in Albania, respinte dai magistrati romani a metà ottobre e impugnate dal Viminale, nel merito del quale la Cassazione deve ancora esprimersi. Ma i principi contenuti nella risposta al Tribunale di Roma impattano direttamente sulla questione, affermando il potere-dovere del giudice di verificare la legittimità della designazione del Paese come sicuro e, nel caso, di disapplicare la norma se incompatibile col diritto sovraordinato, in questo caso quello europeo.

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Il Fatto Quotidiano

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