Michele Zaccardi: dal governo 20 milioni? Il Pd protesta e Meloni liquida i compagni

  • Postato il 22 settembre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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Michele Zaccardi: dal governo 20 milioni? Il Pd protesta e Meloni liquida i compagni

Il governo non perde tempo sull'emergenza in Emilia-Romagna. E stanzia 20 milioni di euro per le misure e gli interventi più urgenti. Su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell'alluvione che ha colpito, a partire dal 17 settembre 2024, le zone della Romagna. «Il provvedimento» ha dichiarato Musumeci, «riguarda le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e la Regione Marche. Assieme allo stato di emergenza, che durerà 12 mesi, il Cdm ha stanziato 20 milioni di euro per fare fronte ai primi interventi urgenti, il soccorso e l'assistenza alla popolazione e il ripristino della funzionalità dei servizi e delle infrastrutture». Altri 4 milioni sono invece destinati alle Marche. Ma per l'opposizione non bastano. 

«I 20 milioni stanziati stamattina dal Consiglio dei ministri sono un passo importante ma sono un primo stanziamento, perché non sono sufficienti ed è ovvio che quello che ci serve lo sapremo in queste settimane» ha dichiarato la presidente ad interim dell'Emilia-Romagna, Irene Priolo. «Al momento non abbiamo una stima dei danni» ha precisato «dovremo sentire i Comuni e poi fare le stime, adesso siamo impegnati nella fase di uscita dall'emergenza». Intanto, non si placano le polemiche sull'uso dei fondi stanziati nell'ultimo anno per far fronte alle conseguenze dell'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna nel maggio 2023. «Le polemiche ci stanno sempre in Italia, io preferisco lavorare semi consente, le polemiche le lascio agli altri» ha dichiarato la premier, Giorgia Meloni. 

E mentre Musumeci difende l'operato del commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo («Ho il consuntivo del commissario, sta lavorando con grande senso di responsabilità»), la sinistra attacca. «Questa volta lo sciacallaggio è iniziato mentre ancora volavano gli elicotteri per salvare la gente» è l'affondo consegnato a Repubblica del candidato governatore dei dem in Regione, Michele de Pascale. «Io credo» ha aggiunto «che Fdi abbia un problema con l'Emilia-Romagna. Per fortuna il 17-18 novembre si vota, e io chiedo che il prossimo commissario sia il presidente della Regione». Anche sui fondi stanziati e non spesi dalle amministrazioni locali - su 2,5 miliardi che il governo ha messo sul piatto, la Regione ne ha impiegati appena 343 milioni – De Pascale polemizza: sono pochi «perché i territori sono stati lasciati completamente soli a fare i lavori». 

Torna alla carica anche Matteo Salvini. «A me interessa che si faccia tutto come si sta facendo per evitare morti e feriti» ha dichiarato il vicepremier. «Sarà giusto andare a capire se tutti hanno fatto la loro parte. Soldi ne sono stati mandati. E tanti. Se qualcuno ha perso tempo e soldi, non ho gli elementi per dirlo». Parole a cui ha risposto Priolo. «Il ministro Salvini, come il ministro Musumeci, possono andare a controllare» le spese sostenute dalla Regione per l'alluvione del 2023 «nelle banche dati» che «sono a disposizione del governo» ha detto l'esponente dem. «Noi, quando riceviamo soldi, rendicontiamo ogni centesimo, tutti sono stati rendicontati e in possesso del governo». Musumeci ha invece provato a gettare acqua sul fuoco. «Nessuna polemica» ha detto al termine del Consiglio dei ministri, «se poi gli altri hanno la voglia di farlo, hanno anche il diritto di farlo, a due mesi dal voto mi pare assolutamente fisiologico». 

Sul tema è intervenuto anche l'ex governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. «Catastrofi come queste stanno diventando sempre più frequenti» ha detto l'europarlamentare dem, aggiungendo che «servirebbe una grande collaborazione tra le istituzioni, anziché lo scaricabarile». Sulle polemiche politiche degli ultimi giorni, Bonaccini ha spiegato al Quotidiano nazionale che «è una china che questo governo ha preso già all'indomani dell'alluvione del 2023. Ho fatto il presidente 10 anni, collaborando con cinque governi diversi, retti da maggioranze di ogni colore. 

Poi è arrivato questo governo e per la prima volta ho visto strumentalizzare le emergenze». Ma a cavalcare la vicenda per fini politici è stato anche Nicola Fratoianni, che è tornato a sparare a zero sul governo. «Siamo ben oltre lo sciacallaggio» ha detto il co-portavoce di Avs, «perché le popolazioni emiliano romagnole e i loro amministratori locali si devono confrontare in queste ore con una sfida terribile, con l'ennesima alluvione che non è frutto del caso, ma conseguenza dei cambiamenti climatici, proprio dei cambiamenti climatici che questa destra al governo nega da sempre». «Oggi» ha aggiunto, «farà pagare le conseguenze di questi cambiamenti ancora una volta ai ceti più deboli e fragili, magari con qualche regalo alle compagnie assicurative» ha aggiunto riferendosi alla proposta del ministro Musumeci di introdurre un'assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali.

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Libero Quotidiano

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