Michele Emiliano rivuole la toga e lo stipendio (raddoppiato)
- Postato il 27 novembre 2025
- Di Panorama
- 4 Visualizzazioni

Michele Emiliano vuole tornare in magistratura dopo oltre vent’anni dall’ultima udienza, ma non in punta di piedi: l’ex sindaco di Bari e governatore uscente della Puglia punta a rimettersi la toga direttamente al vertice della carriera. D’altronde, il suo futuro politico è incerto: il nuovo presidente di Regione Antonio Decaro gli ha sbarrato la strada alla ricandidatura in Puglia, costringendo l’ex governatore a indirizzare le sue ambizioni verso nuovi e vecchi orizzonti. Tra una candidatura al Parlamento nel 2027, un ritorno come semplice assessore e il rientro in pompa magna nella magistratura, Emiliano ha scelto l’ultima opzione.

Le ambizioni dell’ex governatore
Nella richiesta presentata al Consiglio Giudiziario di Bari, Emiliano richiede il reintegro nella settima professionalità, il livello più alto della scala gerarchica della magistratura, senza passare per valutazioni inferiori. E con il doppio dello stipendio rispetto a quando ha salutato i colleghi nel 2003, ci mancherebbe altro. Nel curriculum portato a supporto, fanno capolino anche gli atti amministrativi firmati durante i suoi incarichi pubblici, quando era sindaco prima, governatore poi, nonostante si tratti di attività che hanno poco a che fare con la giustizia. Ma tutto fa brodo pur di giustificare il salto della carriera.
Il precedente salto tra carriere
Evidentemente il procedimento disciplinare del 2019 per il passaggio contrario di qualche anno prima, non è bastato. O è stato dimenticato. L’ammonimento del Consiglio Superiore della Magistratura, confermato all’epoca in Cassazione, lo rimproverava per essersi iscritto al Partito Democratico una volta trasformatosi in magistrato fuori ruolo: una scelta ritenuta dannosa per la già delicata immagine di imparzialità della giustizia. Chissà se quella sanzione compare tra gli allegati della nuova richiesta presentata al Consiglio Giudiziario.
Dopo l’esame dei documenti da parte dell’organo collegiale di Bari, spetterà al CSM la decisione finale che non solo ruota intorno alle ambizioni politiche, o giuridiche, di Emiliano, ma un’intera categoria: nel caso i supremi giudici scegliessero di riconsegnare la toga all’attuale politico, ex magistrati che hanno fatto il sindaco, l’assessore o il parlamentare, possono far leva sul precedente scottante e rientrare in magistratura dalla porta sul retro. O dal portone principale come Emiliano.