Miasmi alla Foce, il pressing del municipio: “Residenti e commercianti sul piede di guerra”
- Postato il 29 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. C’è chi lamenta mal di testa, chi pizzicore alla gola, chi non riesce a fare una semplice passeggiata con i bambini o il cane a causa della puzza opprimente e chi tiene le finestre costantemente chiuse: i residenti della Foce, e in parte di Albaro, continuano a fare i conti con i miasmi che li assediano ormai dai primi di settembre. Odori nauseabondi che si presentano apparentemente senza uno schema preciso, a seconda del vento, e che negli ultimi giorni, a detta della presidente del municipio Medio Levante Anna Palmieri, si sono fatti “insostenibili”.
Proprio Palmieri ha inviato una nuova missiva al Comune, facendo pressing, affinché diffonda aggiornamenti sugli esiti delle verifiche di Arpal e dei vigili del fuoco, che dalla scorsa settimana si stanno concentrando sul depuratore di Punta Vagno. Come noto, nel corso di un sopralluogo in un’area interna dell’impianto, accessibile solo ai dipendenti, si è registrato uno sforamento di emissioni gassose che ha spinto la procura ad attivare un tavolo d’emergenza e il Comune a rivolgersi direttamente a Ireti per intimargli di prendere provvedimenti a tutela dei lavoratori.
Se all’interno Arpal ha parlato di “aria irrespirabile e potenzialmente tossica”, proseguendo con gli accertamenti, all’esterno non sono state rilevate emissioni dannose per la popolazione, ma il fastidio è diventato ormai un assedio costante, sia per chi abita sia per chi lavora alla Foce.
“Apprendo dagli organi di stampa che sarebbe stato istituito un tavolo di emergenza con Arpal e Vigili del Fuoco per effettuare verifiche. Ritengo pertanto doveroso che il Municipio venga informato formalmente circa lo stato attuale delle indagini e dei rilievi effettuati – scrive Palmieri – le cause ipotizzate o accertate dei miasmi, le eventuali misure di sicurezza o precauzioni da adottare per la popolazione e gli eventuali rischi per la salute pubblica, con particolare riferimento alle scuole presenti sul territorio, dove diversi dirigenti segnalano difficoltà nel tenere chiuse le finestre a causa della normativa sanitaria”.
La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando risvolti penali, e con l’indagine ancora in corso è complesso ottenere informazioni ufficiali relative alle cause dei miasmi, anche se uno dei sospetti è che le emissioni interne al depuratore possano tramutarsi, all’esterno, nei miasmi percepiti dai residenti. Le proteste intanto aumentano, e Palmieri ha espresso preoccupazione in merito alle reazioni del quartiere.
“Numerosi cittadini, commercianti e operatori del settore alimentare, in particolare mercati, pizzerie e negozi di generi alimentari, stanno manifestando forte preoccupazione e insofferenza – scrive la presidente di municipio – Stiamo cercando di mantenere un clima di calma e collaborazione, ma senza informazioni chiare e ufficiali da parte vostra, rischiamo di assistere a proteste spontanee o manifestazioni di malcontento verso le istituzioni. Chiedo quindi cortesemente ma con fermezza una risposta tempestiva e dettagliata, in modo da poter aggiornare correttamente la cittadinanza e garantire trasparenza sull’operato delle autorità competenti”