Miasmi alla Foce, il caso approda in procura: aperta un’inchiesta
- Postato il 23 settembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il “giallo” dei miasmi in zona Foce e Albaro approda in procura, con un’inchiesta aperta per accertare che cosa stia provocando l’odore nauseabondo che ormai da settimane assedia i residenti.
Il sostituto procuratore Andrea Ranalli, che fa parte del team di magistrati specializzati in reati ambientali, ha aperto un fascicolo senza però ipotizzare ancora illeciti, così da avviare le indagini preliminari necessarie a definire meglio il quadro e capire se effettivamente vi siano reati di qualche genere. Nei giorni scorsi Arpal e polizia locale sono state incaricate di svolgere i primi accertamenti e dare risposte ai residenti e alla presidente di Municipio, Anna Palmieri, che per prima si era mossa per chiederli.
Miasmi alla Foce, escluso per ora il depuratore di Punta Vagno
Palmieri aveva chiesto infatti chiesto un controllo e un sopralluogo al depuratore di Punta Vagno per capire se potesse in qualche modo essere il responsabile dei miasmi, ma il verdetto è stato negativo: “Dal 2 settembre una puzza insopportabile invade le nostre case e le nostre strade. L’aria è irrespirabile in molte zone della Foce e parte di Albaro, e nessuno ci dà risposte – sottolinea Palmieri – Ho già partecipato a incontri pubblici, contattato Arpal, Asl e altre autorità competenti, ma ancora nessuna risposta chiara, né interventi risolutivi”.
Da via Nizza a corso Torino, raffica di segnalazioni
Le segnalazioni sono arrivate da corso Torino, via della Libertà, via Rimassa e le vie limitrofe, in alcuni casi anche dalle vicine via Nizza e via Zara, in Albaro. L’odore non viene invece avvertito in zona Waterfront, cosa che lascerebbe pensare che i cantieri non c’entrino nulla, ma chi ne è direttamente interessato è costretto a tenere le finestre chiuse nonostante il caldo e a sopportare un odore in tutto e per tutto simile a quello di fogna.
Tante chiamate sia ai vigili del fuoco sia alla polizia locale, commenti sul gruppo di quartiere per confrontarsi, ma del mistero ancora non si è venuti a capo. Una possibile causa era stata indicata nella fuoriuscita di gas dalle tubature rimaste secche a lungo per via del caldo estivo, ma anche questa ipotesi sembra non trovare riscontro.