“Mi spaventano malattia e sofferenza non la morte. Prima di morire mio padre ci disse ‘ questa è la mia ultima sera’. Dico grazie anche agli italiani che non mi amano”: parla Emanuele Filiberto
- Postato il 31 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Avrei potuto non fare ‘Ballando‘, non fare Sanremo, restare in un castello sulla poltrona”: così Emanuele Filiberto al Corriere della Sera per dire che, invece, ha voluto costruire “un rapporto semplice con la gente”. “Agli italiani dico grazie, anche a quelli che non mi amano: il problema è loro”, dice il principe che ricorda l’esilio e che, a proposito di una candidatura politica, non ha dubbi: “Come per gli alcolisti: ‘Per oggi non bevo’. La politica può essere una dipendenza. Oggi dico no. Ma domani non si sa”.
Oggi Emanuele Filiberto di Savoia è fidanzato con Adriana Abascal dopo la separazione da Clotilde Courau rispetto alla quale si pente solo di una cosa, non averle detto di aver ritrovato l’amore: “Ho sbagliato a non parlarle immediatamente di Adriana e l’ha saputo dalla stampa. Mea culpa. Consiglio a chi legge di non fare il mio errore. Anche se eravamo già separati, avrei dovuto informarla prima”. E quanto ai sui genitori, il ricordo più bello sono “le vacanze a New York, dove avevamo un piccolo appartamento. Quelli erano giorni in cui non c’era la servitù. Facevamo colazione insieme, noi tre, e le uova le preparava mio padre. Diventavamo una famiglia ‘normale’, in cui vedevo mia mamma rifare il letto, per esempio“.
Il carattere “positivo e con una grande volontà”, dice di averlo preso dalla madre: “Siamo molto vicini. Ha 91 anni. Ha trascorso l’estate con noi in Corsica, a Cavallò”. E sulla domanda se abbia paura di perderla, è sicuro: “Non ci voglio pensare. Mi spaventano malattia e sofferenza, non la morte. Prima di morire mio padre ci disse: ‘Questa è la mia ultima sera’, se lo sentiva“.
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