“Mi incazzo perché non sai di che parli”. Di Canio sbotta con Bucciantini a Sky Calcio Club: cosa è successo

  • Postato il 27 gennaio 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 4 Visualizzazioni

“Se vabbè hai ragione tu. Mi incazzo perché non sai di che parli, non hai mai fatto l’allenatore. Io lavoro 24 ore al giorno e poi vedo queste cose, ma di che parli? Poi certo che mi fai incazzare. Io la vedo così, voi fate come vi pare”. Animi accesi al Club, talk show calcistico targato Sky Sport condotto da Fabio Caressa. Commentando l’episodio riguardante il duro confronto tra Davide Calabria e l’allenatore del Milan Sergio Conceicao, Beppe Bergomi, Luca Marchegiani, Marco Bucciantini e soprattutto Paolo Di Canio si sono scaldati parlando dell’atteggiamento dell’ex capitano rossonero e di altri calciatori che hanno assistito al concerto di Lazza a poche ore dal match con il Parma. Un fatto che pare essere all’origine del clamoroso diverbio che ha fatto scalpore al termine della sfida agli emiliani.

“L’allenatore ha portato un regolamento normalissimo: al concerto non ci vai se il tecnico te lo chiede. Il Milan vince con il Como, il giorno dopo Emerson Royal fa un party a due giorni dalla gara con la Juve, va bene poi in Coppa e vai al concerto di Lazza? È grave, non deve dirlo l’allenatore – ha sottolineato Di Canio – C’è un senso di rispetto anche in Serie C, qui stiamo parlando del Milan. Non c’è il senso del gruppo, non c’è un senso di decenza. Ibrahimovic deve far capire ai calciatori che non sbaglia sempre l’allenatore”. Marchegiani ha invece evidenziato come “se hanno scelto Conceiçao è perché hanno pensato che servisse questo tipo di allenatore che ha il suo modo di interfacciarsi. Io davanti a 70mila persone non avrei fatto il faccia a faccia col giocatore ma avrà avuto le sue ragioni”. Bergomi ha invece svelato: “Gli amici milanisti che mi scrivono al telefono sono tutti per l’allenatore. Può fare quello che vuole a livello di giocatori per loro”.

Bucciantini ha invece replicato rivolgendosi direttamente ai suoi colleghi: “Ma voi da giocatori non siete mai stati a un concerto? La differenza è se c’era un divieto, ma vedendo le foto pubbliche mi pare di no”. A quel punto, Di Canio è intervenuto: “Non conta il divieto, ma stiamo parlando del Milan non del Gigiottino, una squadra che ha milioni di tifosi nel mondo, ha onore e rispetto. Ci stiamo abituando ad una decadenza in generale, ma fanno tutti così, sono giovani. Non cambia il giudizio sull’etica, l’etica non può andarsi a farsi f*****e”. Bergomi ha quindi rincarato la dose con un esempio personale: “Io non uscivo dopo la sconfitta nel derby per sette giorni, questi invece fanno le loro cose”. Rinvigorito dalla tesi dell’ex difensore nerazzurro, Di Canio è andato all’attacco: “Quelli dell‘Inter sono sicuro che non fanno nulla del genere. Sono diventati seri, perché certe cose non le senti, non senti storie, manco a Napoli. È una c****a quando si dice che cambiano le cose nel tempo. Guarda a Napoli se possono uscire la sera, questa è la realtà. Non è professionale andare al concerto di venerdì sera”. Bucciantini infine ha provato a far cambiare idea a Di Canio: “Se si urla sugli altri non è che si ha ragione, l’etica è un’altra cosa, rispetto alla professionalità”.

L'articolo “Mi incazzo perché non sai di che parli”. Di Canio sbotta con Bucciantini a Sky Calcio Club: cosa è successo proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti