"Mi coprono di insulti e tv e devo stare zitta?". Retroscena-Meloni, sfogo dietro al palco: chi affonda

  • Postato il 16 dicembre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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"Mi coprono di insulti e tv e devo stare zitta?". Retroscena-Meloni, sfogo dietro al palco: chi affonda

Giorgia Meloni incassa un altro successo: Atreju. Forte degli elogi di Donald Trump e delle lodi di testate come Politico.Eu, Economist e Cnn, la premier ha chiuso la kermesse di Fratelli d'Italia tenutasi al Circo Massimo di Roma. "Grazie per questo entusiasmo contagioso, ne abbiamo bisogno, quanto siete belli, quanta forza ci date", dice orgogliosa ricordando che "non sono io il nemico, io sono una persona perbene". Un chiaro messaggio a quei giudici che da mesi cercano in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote al governo.

Ma non solo, perché stando al Corriere della Sera, c'è un attacco che a Meloni proprio non è andato giù. È quello di Romano Prodi. L'ex premier ed ex presidente della Commissione Ue ha accusato la leader di Fratelli d'Italia di "obbedire" a Trump a Musk. Parole su cui Meloni non avrebbe sorvolato. In un retroscena del Corsera raccontano che nel retropalco, dopo l'abbraccio finale con la sorella Arianna, la leader abbia liquidato così la (prevista) reazione del Pd: "Mi coprono di insulti in tv e io devo stare zitta?".

 

 

Ecco allora che a Prodi, la presidente del Consiglio rinfaccia "la svendita dell'Iri": "'L'estabilishment adora Meloni perché obbedisce' - riporta la frase incriminata -. Quando ho letto gli improperi isterici che Romano Prodi mi lancia da giorni ho aperto una bottiglia del mio vino migliore e ho brindato a me stessa, ogni patriota deve essere fiero perché siamo ancora dalla parte giusta della storia". Poi l'attacco: "Voglio dire a Prodi che diverse cose che ha fatto nella sua vita, dalla svendita del'Iri a come l'Italia entrò nell'euro, passando per il ruolo determinante nell'ingresso della Cina nel Wto, dimostrano che di obbedienza se ne intende parecchio. Da persone come lui abbiamo imparato che obbedire non porta bene né alla nazione né all'Europa, e abbiamo fatto una scelta diametralmente opposta". Standing ovation assicurata.

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Libero Quotidiano

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