“Mi aspettavo un assessorato, invece niente”: la regina delle preferenze alla Garbatella passa dal Pd a Fratelli d’Italia

  • Postato il 14 luglio 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Dal Pd a Fratelli d’Italia, a poco più di un anno dalla fine del mandato elettorale. La protagonista della notevole inversione a U si chiama Eleonora Talli Giottoli ed è consigliera municipale all’VIII municipio di Roma, che comprende anche la Garbatella, quartiere considerato “rosso”, dov’è cresciuta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Talli Giottoli quattro anni fa aveva fatto il pieno di voti, risultando la più votata nel municipio (560 preferenze). Il primo motivo con cui la consigliera ha spiegato l’irresistibile esigenza di cambiare schieramento – nero su bianco, su Facebook – è il seguente: “Più di tre anni fa, il mio largo successo alle elezioni municipali in seno alla lista del Partito democratico mi aveva fatto credere (povera ingenua) di poter avere un percorso ben strutturato. Io pensavo ad un assessorato o ad altri importanti incarichi, invece niente di tutto questo”.

Talli Giottoli spiega che ha voluto andarsene perché “messa sotto scacco da contrapposizioni di basso profilo” e ha subito “attacchi diretti, mancanza di comunicazione in tante situazioni”. Poi quella che definisce “l’ultima provocazione”: “Proprio oggi sono stata rimossa immotivatamente dalle mie Commissioni di cui sono membro: Ambiente e Giubileo. Sono dovuta andare avanti in questi anni a fari spenti”, prosegue il racconto la consigliera folgorata sulla via della Scrofa, “basandomi unicamente sulle mie forze e risorse, ottenendo comunque significativi risultati praticamente da sola senza l’apporto di un gruppo che non mi ha mai difeso nemmeno di fronte ad attacchi pretestuosi ed immotivati (anche personali) di personaggi ben conosciuti nel municipio che avevano come passatempo preferito l’attacco sistematico nei miei confronti”.

E allora una soluzione c’è: passare dal centrosinistra al centrodestra. “Ho conosciuto questo nuovo gruppo dove respiro un’aria di positività perché è in linea con i miei ideali cattolici e cristiani, mi offre aiuti e protezione, mi supporta e mi lascia quell’autonomia necessaria al perseguimento degli obiettivi che sono il soddisfacimento delle esigenze dei miei elettori”. E chi l’aveva votata nel Pd e ora se la ritrova nel principale partito avversario? “So che quando avete scelto me lo avete fatto non per ragioni politiche ma per favorire una persona che si è sempre battuta per il raggiungimento degli obiettivi comuni sul territorio, per eliminare le storture di un apparato amministrativo fatiscente, per poter svolgere la vita di tutti giorni in sicurezza e serenità”.

Nel lungo post la consigliera omette, però, di informare i suoi elettori di essere stata espulsa dal partito per decisione della Commissione di Garanzia, “per non aver mai versato il contributo al partito che ogni eletto nelle nostre liste si impegna a versare al momento della candidatura” spiegano dal Pd municipale. Per questo, prosegue la nota, è stato deciso di “di avocare nuovamente a noi le commissioni di cui era membro, a tutela del partito e del gruppo territoriale, sino a nuovi chiarimenti”. Dopo il cambio di partito e schieramento, accusano i dem, “ci aspettiamo un unico atto di coerenza: sia le sue dimissioni dalla presidenza della Commissione che ricopre su mandato e per scelta del Partito democratico e della maggioranza sia la sua uscita dall’Aula di via Benedetto Croce nella quale siede grazie ai voti di lista del Pd”.

Euforia in Fratelli d’Italia. “La scelta della Talli rafforza la nostra presenza sul territorio e ci fa acquisire una figura politica di grande esperienza e di profondi valori umani”, dichiara il presidente della federazione romana, Marco Perissa. Per Federico Rocca, consigliere di FdI in Assemblea capitolina, “l’ingresso di Eleonora Talli è la dimostrazione più chiara di quanto il Partito democratico si stia progressivamente spostando su posizioni sempre più radicali, allontanandosi da quei valori democratico-cristiani che avevano convinto molti moderati a sostenerlo”. La sua scelta, aggiunge, è “un gesto coraggioso e di coerenza, che le fa onore. Ma soprattutto dimostra come l’azione di Giorgia Meloni stia trovando sempre più consenso anche tra chi non si riconosce più in una sinistra distante dai reali bisogni dei cittadini e del Paese”.

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