“Mi arrivavano messaggi da Maradona e ho capito che non li scriveva lui. Io non posso parlare per altri ma era evidente”: la rivelazione di Bruno Giordano
- Postato il 29 ottobre 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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“I messaggi che mi arrivavano da Maradona negli ultimi tempi non erano scritti di lui”. Bruno Giordano torna a parlare di Diego Armando Maradona, a cui era legato da un grande rapporto d’amicizia dai tempi del Napoli. I due facevano infatti parte del Ma.Gi.Ca., tridente d’attacco del Napoli del 1987/88 (che finì secondo dietro al Milan) composto da Maradona, Giordano appunto e Careca: “Un tridente totalmente naturale, parlavamo tutti la stessa lingua”, ha spiegato Giordano a Fanpage.it.
Un tridente entrato di diritto nella storia del calcio italiano, ricordato con grande affetto dai tifosi napoletani. Giordano ne ha parlato così: “Bianchi (l’allenatore, ndr) ci dava linee guida, ma poi in campo parlavamo la stessa lingua. Ci muovevamo a istinto, riempiendo gli spazi con intesa e libertà. Era bello, facile e divertente giocare con due fenomeni come loro”.
I due fenomeni a cui fa riferimento Giordano sono appunto Careca e Maradona, simbolo del calcio internazionale morto nel 2020 e amico di Giordano anche dopo il ritiro: “Tra noi c’era un rapporto vero, d’amicizia sincera. Diego era generoso, leale, un compagno speciale. Non ti faceva mai pesare chi fosse. Manca tanto. Non solo il campione, ma l’uomo. Ho avuto il privilegio di conoscerlo e mi manca la sua risata, la sua umanità“.
Attorno alla morte di Maradona continuano a esserci diversi interrogativi, in particolare sul modo in cui veniva assistito negli ultimi tempi: “Io non posso parlare per altri ma dico che negli ultimi anni mi rendevo conto che non erano messaggi di Diego quelli che tornavano a me. Erano sicuramente scritti da altre persone. Se io prendevo quelli di prima e li confrontavo, era evidente”, ha spiegato Bruno Giordano.
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