Metalmeccanici, trattativa ferma sul contratto: “Riaprirla in 10 giorni o nuovo sciopero”
- Postato il 20 maggio 2025
- Lavoro
- Di Il Fatto Quotidiano
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Tornare al tavolo entro dieci giorni o sarà ancora sciopero. I metalmeccanici tornano alla carica sul rinnovo del contratto e avvisano le associazioni datoriali di essere pronti a scendere nuovamente in piazza. La trattativa si è rotta a novembre, Federmeccanica-Assistal e Unionmeccanica-Confapi non sembrano intenzionate a riaprirla. Così Fiom, Uilm e Fim hanno proclamato altre 8 ore di sciopero nazionale con manifestazioni regionali il prossimo 20 giugno “in assenza della riapertura della trattativa entro il 30 maggio”, annunciano i segretari generali Michele De Palma, Rocco Palombella e Ferdinando Uliano.
Dieci giorni di tempo per riattivare il dialogo, insomma, mentre si procederà già con il rafforzamento del blocco degli straordinari e delle flessibilità. Altrimenti alle 32 ore di sciopero degli ultimi sei mesi se ne aggiungeranno altre otto portando il totale a uno storico record di quaranta. Neanche nel lungo e tortuoso iter del rinnovo del 1999, risolto con la mediazione del ministro del Lavoro Antonio Bassolino, si arrivò a tanto, fermandosi a 36.
“Nonostante il successo ottenuto con gli scioperi unitari delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, la parti datoriali stanno mantenendo una posizione rigida, rifiutando di riaprire il confronto, a quasi un anno dalla scadenza del contratto”, ricordano i sindacati metalmeccanici ritenendo “inaccettabile la scelta” di “bloccare la trattativa non affrontando la piattaforma unitaria”. Fim, Fiom, Uilm chiedono “trattative senza pregiudiziali” ripartendo dagli “elementi salariali e normativi” del contratto nazionale del 2021. “Il perdurare dell’intransigenza delle controparti sta compromettendo sempre di più le relazioni industriali e sindacali – ricordano – La piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale prevede strumenti contrattuali innovativi per proteggere e rilanciare l’industria, l’occupazione e garantire giusti aumenti salariali”.
De Palma rimarca come Federmeccanica e Assistal hanno proposto il “modello del gratta e vinci” sugli aumenti salariali: “Arrivi a giugno, scopri quant’è l’andamento dell’inflazione e, sulla base dell’inflazione, ti danno i soldi che ti spettano. E se l’inflazione è zero, per quell’anno non hai aumenti di salario dentro il tuo contratto nazionale. La verità è che loro non vogliono mettere mano al portafoglio. Non siamo stati noi a volere lo scontro dentro cui siamo”. Per Rocco Palombella servono “serietà e responsabilità” e chiede “rispetto” per le lavoratrici e i lavoratori. Il leader della Uilm ha sottolineato come lo scopo “non è fare sciopero” ma “convincere Federmeccanica, Assistal ed il governo che bisogna sedersi per poter rinnovare un contratto così importante”.
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