Mentre il Governo italiano taglia i fondi alla cultura, la Francia annuncia nuovi finanziamenti per la propria scena artistica
- Postato il 26 ottobre 2025
- Politica E Pubblica Amministrazione
- Di Artribune
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Migliorare la cooperazione tra “gli operatori chiave del ministero per le arti visive, il Centro nazionale delle arti plastiche, il Centre Pompidou e il Palais de Tokyo”: questa è la base del nuovo piano d’azione annunciato dalla Ministra della cultura francese Rachida Dati il 24 ottobre, seguendo i consigli espressi nel rapporto di Martin Bethenod, già direttore del Centre Pompidou e della Pinaul Collection e al Ministero nel luglio 2025.
Questo piano si inserisce in un contesto particolarmente dinamico, mentre Parigi e la Francia si impongono di nuovo come un luogo dedicato ai linguaggi dell’arte contemporanea, sostenuta dalle istituzioni pubbliche, le gallerie e le fondazioni private. Eppure, la presenza degli artisti della scena francese rimane superficiale e, l’ecosistema dell’arte contemporanea – artisti, centri d’arte pubblici o gallerie private – mostra segni di difficoltà.
Il piano d’azione per l’arte contemporanea in Francia per la Ministra Rachida Dati
Puntando principalmente sulla cooperazione di enti pubblici e privati del settore culturale, il piano delineato dalla Ministra della cultura francese intende raggiungere tre obiettivi fondamentali. In primis rafforzare le politiche di acquisizione, commissione e deposito di opere d’arte per privilegiare gli artisti che operano in Francia (ad esempio, il Centre Pompidou dovrà riservare almeno il 50% delle acquisizioni ad artisti della “scena francese”); valorizzare gli artisti con eventi ospitati in grandi istituzioni (ad esempio il Palais de Tokyo) e programmi di residenze che coinvolgano curatori internazionali. Infine, dare maggior supporto alle gallerie, alle cooperazioni pubblico-privato, e facilitare per le imprese la detrazione fiscale sull’acquisto di opere d’arte, oltre ad incentivare l’uso di immobili e spazi a canone moderato per attività artistiche.
Parola alla Ministra della cultura francese Rachida Dati
“La scena francese dell’arte contemporanea non è mai stata così dinamica ma merita di essere più visibile e portata di fronte alle fragilità del settore”, ha sottolineato la Ministra. “Questo piano riflette la volontà di sostenerla e promuoverla meglio. Accompagnare i nostri artisti, le nostre gallerie e le nostre istituzioni significa affermare il posto della Francia come potenza culturale di primo piano”.

Come affronta l’Italia le difficoltà e le fragilità del settore culturale italiano?
Mentre la Francia avvia un dialogo tra enti pubblici e privati per la salvaguardia del settore culturale francese, il governo italiano riduce ulteriormente le risorse per enti, fondazioni e associazioni culturali tagliando due milioni di euro.
Un ammanco approvato con la Legge di Bilancio 2025 – meno 147 milioni nel 2025, 178 nel 2026 e 204 nel 2027, con decurtazioni che colpiscono soprattutto la tutela del patrimonio culturale, con 100 milioni in meno, e poi le belle arti (meno 36), i beni librari e dell’editoria (meno 18), i beni archivistici (meno 13,5), il cinema (meno 3) – che ammonta complessivamente a 34. 051. 090 euro, secondo quanto già sancito da decreto ministeriale lo scorso 14 gennaio 2025.
Mancati fondi che toccano anche importanti istituzioni come la Triennale di Milano, la Quadriennale di Roma e Fondazione Biennale di Venezia (per citarne solo alcune).
Valentina Muzi
L’articolo "Mentre il Governo italiano taglia i fondi alla cultura, la Francia annuncia nuovi finanziamenti per la propria scena artistica" è apparso per la prima volta su Artribune®.