Meloni in Libia punta sulle Camere di commercio per rafforzare la cooperazione

  • Postato il 28 ottobre 2024
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Al primo ministro libico, Abdul Hamid Dabaiba, Giorgia Meloni lo ha ribadito più volte: la Libia è una priorità per l’Italia e il governo italiano lavorerà per rafforzare la cooperazione tra imprese, sia con lo strumento rappresentato dalle Camere di Commercio, sia con una “regia” di insieme che risponde al nome di Piano Mattei. In questo senso il business forum che si terrà domani a Tripoli, alla presenza della presidente del Consiglio, è occasione di dialogo, incontro e progettazione comune in virtù della creazione di una task force che gestirà le attività previste dall’accordo e rappresenta anche la continuazione di un impegno in un quadrante assolutamente strategico, sia per Roma che per Bruxelles.

L’accordo tra Camere di commercio

Anche nel primo semestre del 2024 l’Italia ha confermato il proprio status di principale partner commerciale della Libia, che è infatti il primo Paese di destinazione dell’export libico e terzo fornitore, con una quota di mercato del 12%, in aumento rispetto allo scorso anno. In quest’ottica si muove la missione del governo a Tripoli, occasione in cui verrà siglato un Memorandum of Understanding tra le Camere di commercio dei due Paesi, rappresentate rispettivamente da Unioncamere e dalla General Libyan Union of Chambers of Commerce, Industry and Agriculture. Le firme verranno poste dal presidente della General Libyan Union of Chambers of Commerce, Industry and Agriculture, Mohamed Alraeed e dal vicepresidente vicario di Unioncamere, Antonio Paoletti, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese con lo scambio di informazioni e delegazioni imprenditoriali, con il know-how e con nuove opportunità di formazione.

I ruolo camerale

Secondo il vice presidente vicario di Unioncamere Paoletti, sono molti i settori produttivi nei quali la collaborazione tra il sistema camerale italiano e quello libico potrà risultare reciprocamente molto fruttuosa, citando quelli riguardanti il digitale, l’energia e la sostenibilità, l’istruzione e ricerca, le infrastrutture e il turismo. “Il Business Forum Italia-Libia è una importante occasione di incontro tra le due comunità economiche – ha dichiarato Nicola Colicchi, presidente della Camera di commercio Italo-Libica – Alla sua organizzazione la Camera Italo-Libica ha lavorato attivamente, supportando e fornendo assistenza tecnica alle Autorità di entrambi i Paesi”.

Quattro i focus tematici che si svolgeranno in contemporanea su temi nevralgici come energia, agricoltura e pesca, sanità e farmaceutica, infrastrutture e design, accompagnate da un approfondimento speciale su Università e formazione professionale. Si tratta dei medesimi ambiti su cui ruota l’impostazione del Piano Mattei.

Scenari

Cosa comporta una più fitta relazione delle imprese italiane con quelle libiche, sia a livello di fatturato che di profondità strategica? E come far sì che questa iniziativa di carattere commerciale possa avere effetti positivi anche nel rafforzamento della stabilità istituzionale del Paese? La risposta può essere ritrovata nei numeri che, da qui a 12 mesi, diranno come la collaborazione one to one funzionerà e al contempo dall’indirizzo sulla Libia seguito dal governo. Tra l’altro Eni e British Petroleum hanno ripreso l’esplorazione nell’area onshore del bacino di Ghadames, dopo uno stop durato 10 anni.

Per cui il Business Forum Italia-Libia 2024 a cui sarà presente la presidente del Consiglio rappresenta la continuazione ideale di un progetto che Roma sta costruendo per il Paese nordafricano, sia intrecciandolo con il Piano Mattei che offrendo una sponda per la normalizzazione istituzionale.

Autore
Formiche

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