"Meloni eversiva, ora paghi di tasca sua": Diciotti, sinistra fuori controllo dopo l'assist delle toghe rosse
- Postato il 7 marzo 2025
- Di Libero Quotidiano
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"Meloni eversiva, ora paghi di tasca sua": Diciotti, sinistra fuori controllo dopo l'assist delle toghe rosse
La nuova sentenza sulla Diciotti scatena il centrodestra contro la magistratura, ma soprattutto le opposizioni contro il governo. Con conseguenze surreali. "Gli italiani pagano il prezzo dei fallimenti di Giorgia Meloni", spiega Elly Schlein ignorando deliberatamente il fatto che la questione risalga al 2018, quando Fratelli d'Italia non era nemmeno in maggioranza. Per Nicola Fratoianni la reazione della premier Giorgia Meloni è "eversiva" mentre Angelo Bonelli chiede alla premier di risarcire di tasca propria i migranti irregolari. Praticamente, un circo in cui vale tutto e il suo contrario.
I fatti: le sezioni unite della Corte di Cassazione hanno accolto il ricorso presentato da un gruppo di migranti a cui, dal 16 al 25 agosto del 2018, dall'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, fu impedito di sbarcare dalla nave Diciotti della Guardia Costiera che li aveva soccorsi in mare. Nell'istanza si chiedeva la condanna del Governo italiano a risarcire i danni non patrimoniali determinati nei profughi dalla privazione della libertà. Il collegio ha rinviato al giudice di merito la quantificazione del danno di fatto, condannando però l'esecutivo.
"In sostanza, per effetto di questa decisione, il governo dovrà risarcire, con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse, persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano", protesta a caldo la Meloni, alla quale si aggiunge il leader della Lega Salvini ("Paghino i giudici") e vari esponenti della maggioranza. Apriti cielo.
"Giorgia Meloni continua ad alimentare lo scontro con la magistratura per coprire i fallimenti del suo governo. Ma la Cassazione è l'ultimo grado di giudizio, come stabilito dalla Costituzione, che non cambia in base al suo umore - le parole della Schlein, segretaria del Pd -. Non è possibile che ogni giorno il governo attacchi le sentenze. Ciò che allontana i cittadini dalle istituzioni è una sanità pubblica presa a picconate dai tagli del suo governo, con quasi 5 milioni di cittadini che rinunciano alle cure. Ciò che allontana i cittadini dalle istituzioni sono salari da fame, con 3,5 milioni di italiani poveri anche se lavorando e mentre Meloni affossa il salario minimo. Ciò che allontana i cittadini è il quasi miliardo di euro dei contribuenti scialacquato proprio da Meloni in Albania, per costruire delle prigioni vuote: il prezzo delle sue scelte intanto continuano a pagarlo gli italiani".
Grande confusione sotto il cielo della propaganda del Nazareno, insomma. Alfredo Bazoli, capogruppo dem in commissione Giustizia al Senato, fa notare en passant che Salvini "è stato assolto dai reati di cui era accusato per le vicende della nave Diciotti". Tuttavia, dopo la sentenza della Cassazione, il vicepremier "si è comunque reso responsabile di un illecito civile che ha causato danni a tante persone e all'Italia. Potrebbe anche chiedere scusa".
"Comprendo bene che la presidente del consiglio sia in difficoltà sulla vicenda dello sconsiderato progetto di riarmo europeo che produrrà sacrifici inenarrabili agli italiani e quindi voglia parlare d'altro spostando l'attenzione dell'opinione pubblica. Tuttavia - spiega Fratoianni, deputato di Avs e leader di Sinistra italiana - lo sguaiato attacco di Meloni alla magistratura dopo la decisione della Cassazione sui rimborsi dello Stato ai naufraghi sequestrati da Salvini non può passare sotto silenzio. La destra - prosegue - gioca con il fuoco: attacchi di questo genere verso un potere dello Stato sono eversivi. Piuttosto imparino a rispettare le leggi e le norme internazionali, che il soccorso in mare è un principio basilare e che l'umanità valore universale, e si ricordino che nessuno è al di sopra delle leggi".
Per Bonelli, sodale di Fratoianni in Avs e co-portavoce di Europa Verde, "non può essere lo stato a farsi carico di questo risarcimento, per l'inadempienza e l'inadeguatezza del ministro, quindi ora Salvini paghi di tasca propria". "Ancor più grave è l'intervento della Premier Meloni, in difesa di Salvini che credendo di essere Dio, patria e legge è sempre più refrattaria nel rispettare le sentenze. La cosa ovviamente non ci sorprende visto quanto accaduto con la vicenda del sottosegretario Delmastro: condannato e interdetto dai pubblici uffici, continua a fare il viceministro con il sostegno della premier Meloni. Inoltre sui suoi social alla premier Meloni che afferma che con questa sentenza le sono cadute le braccia, rispondo che a noi sono cadute le braccia quando abbiamo appreso che ha trovato 50 miliardi di euro da spendere in armi mentre ha tagliato sanità, scuola, trasporti e pensioni".
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